martedì 15 aprile 2008

Terza Repubblica



E' chiaramente una svolta. L'Italia si sveglia orfana, per la prima volta in sessant'anni, della sinistra parlamentare. La metamorfosi del panorama politico italiano è brusca, definitiva nell'aspetto.

Una intera generazione di precari, di operai ha perso la propria naturale rappresentanza in parlamento. E lo ha fatto per propria, deliberata scelta.

Il popolo silenzioso di coloro che si astengono è cambiato. E ha deciso la nascita di una Terza Repubblica. Una Repubblica che cambierà la Costituzione, cambierà la Storia. E lo fa già da subito.

Un popolo silenzioso e deluso ha scelto, per rabbia, di punire la Sinistra italiana. Lo ha fatto ad un duro prezzo: il Ponte sullo Stretto di Messina, il ritorno in Iraq, la crescita ulteriore dell'Esercito dei Precari, un governo Berlusconi che durerà cinque anni, ostaggio dello spettro della Lega Nord, e che ridisegnerà la prossima legge elettorale.

Gia stamane Impregilo ed Italcementi vedono schizzare al rialzo il valore delle proprie azioni.

Al termine di questo governo, Silvio Berlusconi avrà 77 anni. Tra i compiti che lo aspettano avrà quello di costruire la sua naturale prosecuzione. Sarà Piersilvio o Gianfranco? Di certo la destra italiana ha cinque anni di tempo ed i numeri in Parlamento per cambiare il volto alla Nazione.

Cosa succederà alla Sinistra, oramai extraparlamentare, in un quinquennio lontano dalle poltrone? Verrà davvero una definitiva rifondazione?
Resta oramai unicamente da sedersi alla finestra ed attendere, osservare, registrare gli eventi.

La Democrazia ha i suoi costi, i suoi riti. E democraticamente occorre accettare i cambiamenti profondi di un Paese che continuo, profondamente, ad amare.

La vignetta è di Vauro, tratta da Il Manifesto

2 commenti:

Sciura Pina ha detto...

...ma anche lavorare per ricostruire i principi di libertà e solidarietà

Sciura Pina ha detto...

sul mio blog c'è un meme per te