E il polverone del sole e della pula
che ammassa e sfregola arancio e giallo
in un cantone perso nell'arsura
tra smunti salici, come in un ballo
domenicale, confinato sulle rive
del Tagliamento, o tra le arse valli
delle bonifiche, o sulle risorgive
lattee di magri fusti: dove assordante
la trebbia scuote col massiccio brivido
tettoie e stalle, in un ringhio osannante,
impastato di luce, di sudore umano,
del puzzo del vecchio e innocente branco
dei cavalli ammassati in un fulgore di rame...
da Quadri friulani - Pier Paolo Pasolini 1955
3 commenti:
Questa poesia di Pasolini non la conoscevo. Piena di forza e di rabbia.
è qui che ti sei rifugiato oggi???
Buona giornata!
Avevo bisogno di stendermi tra l'erba e la terra smossa, a respirare un pò di sole. ;-ì
per certe nostalgie,
tutti i paesaggi in fondo possono essere paesi....
saluti salati,
chiara
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