Oggi piove.
Il lampione dipinge un gran sorriso luminoso sull'asfalto lucido, dinanzi la finestra del mio studio.
Fin da bambino ho adorato camminare sotto la pioggerellina leggera di marzo.
E' acqua che da vita e restituisce speranza.
Piove, ma con la rudezza giocosa di un amico.
Fra poco il rumore sordo dello sportello dell'auto mi confermerà che, anche per oggi, è finito il tempo del lavoro, dei minuti, degli impegni.
La musica, ad un volume appena percettibile, dilaterà il tempo e libererà i pensieri che da stamane stanno relegati in un angolo dalle futili angosce del lavoro. Li starò ad ascoltare, mentre il lento fluire del traffico farà il suo mestiere.
Arrivato a casa, affonderò il naso nei riccioli di mio figlio e respirerò il suo profumo di giochi, merende, pastelli...
Piove...e, se saremo fortunati, la fata della pioggia di marzo porterà via un pò d'inverno...
...grigio come l'egoismo...
...nero come la sfortuna...
...e bianco come la noia.
2 commenti:
A scuola stiamo allestendo uno spettacolo teatrale nel quale un dittatore cancella per decreto tutti i colori fino a quando il popolo, stanco dell'egoismo, della tristezza e della noia si ribella.
Mi sono ritrovata alla perfezione nel tuo post...
Sciura Pina
Bella la pioggia...quando però non dura troppi giorni. A me piacciono tanto gli acquazzoni, i profumo dell'erba e di aria pulita che si lasciano dietro!
La primavera...anche se quest'anno l'inverno si è appena intravisto, comunque è sempre la benvenuta!
Ciao
Martina
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