sabato 8 marzo 2008

Il lago di Turano



Verde brillante, lucido come di tempera appena spremuta dal tubetto.
Azzurro di mithril, lucido sangue di Moria.
Carezza leggera, soffio gelato sul viso, tenero, veloce, dalle nuvole e tra le fronde.
Quieto riflesso del cielo, il lago.
Ombre sottili, alternano una danza leggera e ritmata dal vento,
sul prato.

3 commenti:

Gala ha detto...
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Gala ha detto...

Non puoi farmi queste citazioni impunemente... mi viene voglia di ricominciare per la decima volta a leggere "quel" libro...
Forse, in un tempo lontano, Moria era proprio così, prima che calassero le tenebre....

... ha detto...

Dolcissima Gala,
il mio nick la dice lunga al riguardo...
L'insaziabile brama di ricchezza dei nani li spinse sempre più a fondo nelle viscere oscure della Terra di Mezzo. Altre bellezze nasconde l'eterna penombra di Moria.