"Furono i nostri servizi segreti che, quando io ero Presidente della Repubblica, informarono l'allora Sottosegretario Giuliano Amato e me che erano stati i francesi, con un aereo della Marina, a lanciare un missile non ad impatto, ma a risonanza. Se fosse stato ad impatto non ci sarebbe nulla dell'aereo"..
A parlare è il Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga a Sky Tg24 a proposito del missile che abbatté l'aereo dell'Itavia sulle acque di Ustica. "La tesi - prosegue - è che i francesi sapevano che sarebbe passato l'aereo di Gheddafi. La verità è che Gheddafi si salvò perché il Sismi, il generale Santovito (allora Direttore del Sismi), appresa l'informazione, lo informò quando lui era appena decollato e decise di tornare indietro. I francesi questo lo sapevano - conclude Cossiga - videro un aereo dall'altra parte di quello italiano e [che] si nascose dietro per non farsi prendere dal radar".
Il 10 gennaio 2007 la prima sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta da Torquato Gemelli, conferma la sentenza pronunciata nel dicembre del 2005 dalla corte d'Assise d'appello di Roma, ovvero l’assoluzione degli imputati, i generali Corrado Melillo, Zeno Tascio, Lamberto Bartolucci e Franco Ferri accusati di “alto tradimento e depistaggio”, chiudendo così la vicenda giudiziaria durata per anni senza trovare colpevoli.
Un plauso al senatore Cossiga, che decide di svelare una simile verità soltanto adesso, dopo che il processo è stato chiuso e gli imputati definitivamente assolti, invece di farlo quando sarebbe stato il momento (ovvero il 12 gennaio 1996, quando il Gen. dei Carabinieri Demetrio Cogliandro, collaboratore esterno del SISMI, rivelò che il presidente era a conoscenza di tutto, ma aveva preferito tacere per evitare un incidente diplomatico). Sarebbe bello chiedergli perchè parla proprio adesso...
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