La nuova legge bipartisan sui servizi segreti, approvata dal Parlamento italiano nell'estate del 2007, ha introdotto anche nel nostro Paese il principio della temporaneità del segreto di Stato, un istituto già presente in gran parte degli ordinamenti democratici.
La legge stabilisce che tutti i documenti coperti da segreto, dopo trenta anni possano essere letti ed esaminati "da chi vi abbia interesse".
Spina dorsale della legge sono ben 12 regolamenti, già predisposti dalla Presidenza del Consiglio. Questi sono però ancora da sottoporre al giudizio del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir),possibilmente entro le elezioni del 12 aprile.
Il 12 marzo il Copasir - riunitosi per la seconda volta in pochi giorni - non ha raggiunto il numero legale. Ovviamente non è stato un caso...
In realta' il Comitato e' spaccato tra i membri dell'attuale maggioranza che spingono per dare i pareri nei tempi previsti e quelli dell'opposizione che invece auspicano una proroga della scadenza in modo che siano il prossimo Copasir ed il prossimo Governo a gestire i regolamenti. Il presidente Claudio Scajola (Pdl) ricorda che 'gli schemi di regolamento sono stati trasmessi dal Governo solo dopo lo scioglimento delle Camere e sussistono seri dubbi circa l'opportunita' che, nell'attuale regime di prorogatio, il Comitato si pronunci su schemi normativi tanto delicati'.
Il vicepresidente del Copasir, Massimo Brutti (Pd), intanto, auspica 'che l'unico dei regolamenti sui quali abbiamo espresso il parere, quello sul segreto di Stato, sia comunque varato dal Governo. Esso, infatti - ricorda - consentirebbe di rendere pubblici i documenti segreti che risalgono a 30 anni fa: si potrebbe quindi fare luce sul caso Moro, che risale al 1978'.
Articolo 21 organizza una petizione per chiedere il varo del regolamento sul Segreto di Stato.
Perchè sia possibile dare almeno un giusto giudizio storico su certi eventi bui della storia della Repubblica, lì dove la Giustizia ha perso ancora una buona occasione di rivalsa.
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