venerdì 22 giugno 2007

Un'altra settimana di assenze...

Forse una possibilità di tornare a casa, stabilmente...

Presto saprete.

venerdì 15 giugno 2007



Antiche suggestioni, portate dal mare come sugheri o penne di gabbiano.
Sono un naufrago in terra ferma, che attende di approdare a breve sulla battigia della casa-madre-mare. Brezza salata che arriva dallo schermo, mentre prepariamo il tanto atteso ritorno a casa, al mare. Sono stanco di questa lontananza...

Ho vissuto oltre quattordici anni in riva al mare. Al risveglio un'alba sempre diversa. Durante le mareggiate, le grasse risate del mare infuriato. Mare che è vetro o velluto, o furia di rocce increspate. Il passaggio dei capodogli, emozionante sorda vibrazione di colossali esseri fiabeschi a pochi metri da riva.

La guardia medica alle isole Eolie. Lì soltanto, assediato dal silenzio delle notti d'inverno, ho sentito il lento, profondo respiro del mare. Immensa, smisurata forza che vive con riserbo il suo gregge di secoli, lenti e macilenti, e non degna di alcuna considerazione i nostri rumorosi affanni.

A breve rivedrò il mio amatissimo mare. Vivo l'emozione del ritorno con ansia e gioia insieme.

martedì 12 giugno 2007

Uno.

20.000.000 di bambini.

Tanti i piccoli affetti da malnutrizione grave, secondo l'OMS.
Un milione di piccole vittime ogni anno, uno ogni 30 secondi circa.

Due.

Sono già due vittime da quando hai iniziato a leggere questo post.

Il signor Mastella chiede del gelato.
Il serial killer Bush vaga come una mina senz'ancora per il Vecchio Continente.
Un vasto campionario di ignoranti scansafatiche infanga la Costituzione (taxi-ambulanze, stipendi da 15.000 euro al mese, sfoggio disinvolto di crassa ignoranza e spreco di denaro pubblico).

Tre.

Mille e cinquecento milioni di euro spesi (ma è solo la cifra ufficiale...) in "missioni di pace" che non pacificano.

Circa 1.000.000.000 di euro (una piccola manovra finanziaria da duemila miliardi di lire) la cifra che ogni anno la Conferenza episcopale italiana riceve in dono dalla Repubblica Italiana sotto forma di otto per mille.

Quattro.

giovedì 7 giugno 2007

In treno

Ieri in treno.
Da quanto non accadeva più? Rassegnato a lunghe solitudini automobilistiche ho gustato la piccola folla di voci, odori, storie smezzate...Vociare allegro, come di fiati scordati da banda di paese.
Un vagone senza scompartimenti, ad un piano unico. Si viaggia in una ideale e transitoria piazza di paese.

Belle ragazze dallo sguardo perennemente in fuga, agghindate della loro ammaliante giovinezza, scollature discrete, vestite con sensuale parsimonia dal gran caldo. Mamme invecchiate, odorose di prezzemolo e sapone, che si infilano agili nei discorsi dei vicini di poltrona. E rumeno, albanese, italiano dagli accenti più svariati, cinese...un campionario assortito della varia umanità che scorre nelle vene della Capitale.

La campagna romana. Lì fuori scorre, ora veloce ora più lenta, colorata di papaveri e di paglia, smisurati parallelepipedi d'oro acceso e tonde, grandi balle, in file ordinate. Ancora mi meraviglia, questa campagna che sa nascondersi tra le pieghe e le piaghe di questo piccolo pianeta di cemento e travertino, e riapparire selvaggia e profumata, tra una borgata e l'altra.

E mi bevo, come fossero gocce di miele dlizioso, i mille perchè che Davide mi riversa contro in brevi raffiche, incollato al vetro del finestrino ad annotare con gli occhi il mondo che scorre...

domenica 3 giugno 2007

Bears Island


Isola degli orsi.
Pochi chilometri di roccia tra Capo Nord e le isole Svalbard.
Vento, gelato e tagliente, che ti ricaccia sotto coperta. E' una terra che non ha ipocrisie, e non gradisce che la si fotografi.
Mare vergine attorno. Indifferente all'umanità. Non domo.

Mi disegno in testa l'immagine della nave percepita da terra. Attimo di chiasso insolito. Momento assolutamente unico nel corso dell'anno.

Terra di natura forte, la Norvegia. Natura che è ancora viva e minacciosa.

Alle isole Svalbard il fucile è ancora oggi un corredo indispensabile, anche per le massaie intente alla spesa quotidiana.
Chiedo ad un ranger di scorta se utilizzino sedativi, con la carabina dalla quale non si separano, mai. Mi risponde con un'ironia spigolosa. Crede che l'orso gradirebbe una pennichella, dopo averci assaggiato...

Terra di vichinghi. Di fredda solitudine dinanzi a notti lunghe un giorno. Di mare che penetra a fondo tra le montagne, di montagne che guardano lontano, in fondo al mare.

Terra di balene. Esseri marini, ma di carne rossa e dura ed ossa forti come mucche o cavalli.

Bella Norvegia, che lasci segni profondi nella memoria del viandante ...e profonda la voglia di tornare a calpestare il suolo del regno dei Troll.