venerdì 27 aprile 2007

Addio ragazzi


Abito non lontano da quella che nel 1943-44 è stata la linea Gustav, barriera disperata eretta da un popolo che vedeva morire i propri sogni di vittoria, i propri alleati gettare le armi, le menzogne cadere come case sotto le bombe.

Domenica scorsa, in casa di un amico collezionista, un elmetto tedesco appartenuto ad un ragazzo di diciannove anni raccontava innumerevoli possibili storie. Il cuoio ancora lucido dell'imbottitura, narrava loquace. Il biondo cereo dei capelli intriso di paura e sudore. Suggestioni lontane. Lo scoppio impietoso della morte che arriva sibilando. Promesse disattese di una giovane vita incenerita, ancora verde di solco e terra smossa.

Accanto casa mia, il racconto di un anziano ha svelato il nido di una mitragliatrice tedesca. I due ragazzi, accanto alla loro Zundapp, grosso insetto nero lucido. La strada traboccante di automobili in coda. Non visti, non vedono. E attendono. Un nemico che non arriverà mai. O che, meglio, arriverà solo dopo che un singolo, solitario, netto colpo di mortaio avrà portato via quei due ragazzi da quell'angolo di campagna romana. Ha un sapore terribile la gioia degli altri.

Li incontro ogni volta che passo di lì. Continuano a scrutare col binocolo giù in fondo al rettilineo. Pioggia, freddo o sole non li spaventano. Hanno mancato il loro appuntamento con la vita e attendono dal lato sbagliato degli eventi.

Un solo cenno del capo. Non è sicuro stare qui. "Addio ragazzi! " urlo...e mi allontano.
E ancora oggi, quel singolo, nudo, gelido colpo di mortaio, come ogni giorno, arriva precipitando come un sasso. E si pianta muto tra quello che è stato e quello che mai sarà, chè la vita si spegne in silenzio, e ad occhi chiusi.

Auto in coda e cartelloni pubblicitari tutt'intorno, mentre ogni giorno, nel fosso, il passato lentamente sbiadisce.
Ciao ragazzi.

giovedì 26 aprile 2007

When you see the light



Oggi mi tiene compagnia Jeff Healey, grandissimo chitarrista blues, non vedente, ma dotato di una tecnica chitarristica incredibile...

Sarà una nottata di lavoro... E' un periodo in cui sono incredibilmente scarico di energie... (e la mia scarsa cura del blog ne è un sintomo chiaro).

Auguri sinceri a Gala ed alla Sciura per i passaggi di boa dei loro blog.

domenica 22 aprile 2007

Destino fragile

Scivola
sul lento vetro
opaco.

Destino fragile.

Miseri pesci
e fame
e salsedine.

Due tramonti
e una linea sottile
alle spalle.

E gabbiani
ostinati,
a volteggiare
tra la scia di fumo
e la scia di schiuma.

Destino fragile.

E nella rete
porti la sera
e la quiete
al porto.

Ed i mariti a casa.

Destino fragile.

sabato 21 aprile 2007

Meteorismi

L'Italia progetta la costruzione di un rigassificatore a 15 km a ovest di Trieste, vicino alle acque territoriali della Slovenia. Tale struttura verrebbe affiancata da un oleodotto, un metanodotto ed un terminal per navi cisterna, a pochi chilometri dal confine con la Slovenia.
A questo punto le autorità slovene, nel più glorioso dei "non nel mio giardino" si inc...no, rimandano al baffuto mittente il dossier informativo (a loro dire estremamente lacunoso) e minacciano di non far passare sul loro territorio l'oleodotto-gasdotto previsto...

L'Italia brandisce un progetto di "variante" del tracciato della condotta, che non passerebbe per la Slovenia, ma d'altra parte il ministro prova ad ammansire gli animi (cito testualmente: "Ritengo che i nostri due paesi siano avanzati e moderni in grado di fare, come si fa in tante parti del mondo, rigassificatori e di far funzionare centrali nucleari senza creare motivi di paura. Siamo fra i paesi in grado di dominare queste tecnologie"). Una plateale ammissione della intrinseca pericolosità dei rigassificatori.

Il nostro baffuto ministro degli esteri allude infatti al raddoppio della centrale nucleare slovena di Krško, vicina all'Italia e oggetto di contestazioni ecologiste nonché di interrogazioni parlamentari, in cambio di un lasciapassare del governo sloveno sul rigassificatore triestino. La centrale nucleare di Krsko è stata inserita nella lista delle centrali ad alto rischio nel recente rapporto dei Friends of the Earth Europe sulle centrali dei paesi dell'est europa in lista di attesa per entrare nell'Unione Europea. (fonte www.adt-fvg.org)
Siamo avanzati e moderni al punto da smanettare con fonti energetiche non rinnovabili, inquinanti e pericolose...

Postilla del buon dietrologo.
La rivista Carta (n°12 del 2006), nel frattempo, afferma d’essere in possesso di una delle duecento copie del Master plan edito da ENI.
A pagina 19 di detto Master plan, nel capitolo dedicato al “ciclo del gas”, ENI scriverebbe che fino al 2010 si può prefigurare una “bolla gas” che coinvolgerebbe molti Paesi del mondo e, soprattutto, l’Italia. La stessa ENI, infatti, ha firmato dei contratti caratterizzati dal sistema “Take or pay” che la obbligano all’acquisto del gas estratto anche se c’è sovrabbondanza di offerte rispetto alla domanda. Poiché nel novero delle valutazioni strategiche entrerà a far parte tra breve anche il gasdotto dalla Libia, ENI afferma che con due soli rigassificatori avremmo nel 2007 un eccesso di gas di circa 7 mld. di metri cubi che salirebbero a 25mld. nel 2009.

Curiosamente ENI sta proprio di questi tempi attrezzandosi per produrre, vendere ed esportare energia elettrica.

PS. Ma, secondo voi, perchè quel signore coi baffi, nel parlare, si atteggia sempre come se fosse affaccendato in tutt'altro (aggiusta il microfono, sistema la cravatta, rassetta le carte). Non mi sembra che il suo linguaggio del corpo trasmetta messaggi rassicuranti...

venerdì 20 aprile 2007

Piccolo sole

Piccolo sole,
candido.

Brilla di petali
e ride
di brezza leggera.

Raccoglie la forza,
nuda e nascosta,
della terra
e la sparge
e la sostiene.

Velluto viola
e bottoni dorati
ricamati sul cuore.

Gambo, linfa e radici...
e passo lento
e leggero.

giovedì 19 aprile 2007

Uno splendido regalo di compleanno

Tra le sorprese più dolci che io abbia mai ricevuto in dono in occasione del mio compleanno, i versi che seguono:

Non conosco i tuoi occhi
o il tuo sorriso.
Non so se questo nuovo anno
ha lasciato segni
sulla tua pelle.

Però so,
non dubitarne,
che il tuo cuore è fatto di polvere di stelle
e che la tua anima somiglia a quei raggi,
caldi e benedetti,
che in primavera bucano
le cime degli alberi.

-Nulla di tutto questo può invecchiare-

Al di là di quei monti
che dividono il mio orizzonte dal tuo
mi sembra di vedere il tuo splendore.
Ed ogni anno
la tua stella
sarà più forte.


Grazie a Gala per le belle emozioni...

mercoledì 18 aprile 2007

Il cielo (dal punto di vista dei fiori)

...e le assenze continuano.
Scusate, ma tra la stanchezza, il breve periodo di ferie, il desiderio di non buttar lì a casaccio due righe...
Spero di aver superato il momentaccio...

Grazie alla splendida, amorevole, dolcissima Gala!
Vorrei rendere pubblici certi tesori, ma non mi appartengono (o meglio non appartengono ESCLUSIVAMENTE a me...). Insomma... a Gala la decisione ...e l'omaggio floreale in alto (che con le cento fontane è un indizio eclatante della mia attuale posizione geografica!).

Un abbraccio grande grande grande, che vi stringa tutti...

mercoledì 11 aprile 2007



Primavera.

Tempo di passeggiate...di gite all'aperto. Giusto il tempo di postare una foto fresca di giornata...

domenica 8 aprile 2007

Sradicato l'albero piantato in memoria di Peppino Impastato

Sfregio alla memoria di Peppino Impastato (fondatore di radio Aut, ucciso da Cosa Nostra perchè alla radio trasmetteva un programma di satira duante il quale sbeffeggiava pubblicamente lo zio capo-mafia Tano Badalamenti), sulla cui vita è stato tratto il film "I cento passi".

L'albero che era stato piantato in suo onore in un'aiuola comunale a Termini Imerese, in provicia di Palermo, è stato sradicato e appoggiato su un muro dove è stato poi scritto «Viva la mafia». La polizia sta indagando per scoprire se è stata solo una bravata o se il gesto è un messaggio mafioso.

Grazie a questi idioti, mi auguro che in molti si ricordi il buon Peppino. Non si sradica la memoria.

La mafia è violenza e sotto-sviluppo.

giovedì 5 aprile 2007

Coldplay

Soli, io e il mio amico Chris Martin. Ma lui non sa di essere qui con me...

E fuori potrebbe esserci l'oceano bianco di schiuma a scardinare una ripida falesia, o una collina toscana di morbide curve nascoste da un soffice lenzuolo di grano maturo. Potrebbe...

Canta quasi in lacrime, il vecchio Chris. Potessi... l'abbraccerei.

E fuori non ci sono giganteschi cipressi in resta a guardia del viale, nè draghi, nè orchi. Ed io non ho un destriero ad attendermi fremente. Ma potrebbe...

"What if there was no lie
Nothing wrong, nothing right
What if there was no time
And no reason, or rhyme
What if you should decide
That you don't want me there by your side
That you don't want me there in your life
What if I got it wrong
And no poet or song
Could put right what I got wrong
Or make you feel I belong" (Coldplay - X & Y)

mercoledì 4 aprile 2007

Auguri!!!

Oggi è il mio compleanno!

Serata tra amici, in casa, all'insegna della tranquillità e delle coccole in famiglia...

Ho ripreso a leggere "La mia famiglia e altri animali" di Durrell...e credo che sia un buon segno.

Un abbraccio globale.

Nothing else matters...

lunedì 2 aprile 2007

Catene!

Chiamato in gioco dalla Sciura Pina eccomi coinvolto nell'ennesima catena. Giro la palla a Clamilla, Filosoffessa, Gala, Tizzio, archiaudaci.

SONO: me stesso, anche troppo
TENDENZIALMENTE SEMBRO: aggressivo
FREQUENTO: pochi amici
EVITO: di litigare
AMO: il mio lavoro
ODIO: la cattiveria
ADORO: la bontà
DETESTO: le persone saccenti
RICORDO: mia madre
RIMUOVO: tutto quello che non mi piace o mi fa soffrire
RESTO INDIFFERENTE: al denaro
MI COLPISCE: la bellezza
MI INNERVOSISCE:la superficialità
MI RILASSA: disegnare
CHIEDO: sincerità
OFFRO: comprensione
SE MI DANNO 10: restituisco 100
SE DO 10: è perchè non riesco a farne a meno
IMPAZZISCO: se non posso muovermi
MI DEPRIMO: dinanzi alla falsità
MI VESTO: comodo
MI SPOGLIO: appena arrivo a casa
MI ELETTRIZZA: partire
MI DEMORALIZZA: lavorare troppo
MI PIACEREBBE: essere libero di decidere ogni giorno la mia giornata

domenica 1 aprile 2007

Silenzio

Ho trascorso una lunga nottata in bianco in ospedale, per lavoro.

Ogni notte, giunge il momento in cui anche le strade si assopiscono e mettono su un fermo immagine che dura ore. Tutto si blocca nell'attimo esatto in cui l'ultimo ritardatario svolta l'angolo o imbocca il portone.

E' un silenzio apparente che fa da sfondo. Antifurto angoscianti da qualche angolo remoto di buio. Un bambino che piange impigliato in un brutto sogno. Un gatto che impreca. I piccoli suoni della strada che il silenzio dilata e proietta sul grande telone nero di questo cinema all'aperto.

S'accende un'alba limpida, portata da un venticello freddo e sottile, che ancora per poco sfugge all'abbraccio del sole. Tiepidi refoli di buon profumo di caffè. Il mondo ritorna sè stesso.
«La vita è come un ponte: attraversalo pure, ma non costruirci mai una casa sopra»
Proverbio indù