domenica 3 giugno 2007

Bears Island


Isola degli orsi.
Pochi chilometri di roccia tra Capo Nord e le isole Svalbard.
Vento, gelato e tagliente, che ti ricaccia sotto coperta. E' una terra che non ha ipocrisie, e non gradisce che la si fotografi.
Mare vergine attorno. Indifferente all'umanità. Non domo.

Mi disegno in testa l'immagine della nave percepita da terra. Attimo di chiasso insolito. Momento assolutamente unico nel corso dell'anno.

Terra di natura forte, la Norvegia. Natura che è ancora viva e minacciosa.

Alle isole Svalbard il fucile è ancora oggi un corredo indispensabile, anche per le massaie intente alla spesa quotidiana.
Chiedo ad un ranger di scorta se utilizzino sedativi, con la carabina dalla quale non si separano, mai. Mi risponde con un'ironia spigolosa. Crede che l'orso gradirebbe una pennichella, dopo averci assaggiato...

Terra di vichinghi. Di fredda solitudine dinanzi a notti lunghe un giorno. Di mare che penetra a fondo tra le montagne, di montagne che guardano lontano, in fondo al mare.

Terra di balene. Esseri marini, ma di carne rossa e dura ed ossa forti come mucche o cavalli.

Bella Norvegia, che lasci segni profondi nella memoria del viandante ...e profonda la voglia di tornare a calpestare il suolo del regno dei Troll.

2 commenti:

Gala ha detto...

Deve essere un posto meraviglioso,
dove il mare e il cielo sono più vicini che in qualsiasi altro luogo.
è là la tua meta o stai tornando??

... ha detto...

E' un viaggio del recente passato.
Sono letteralmente inchiodato al lavoro (oggi turno di notte...)