domenica 16 settembre 2007

Sabra e Shatila


Ieri è stato il venticinquesimo anniversario della strage di Sabra e Shatila.

Venticinque anni che non hanno cambiato granchè in una storia di case, vite, affetti rubati in nome dell'interesse di pochi, israeliani e palestinesi, che su questa guerra hanno lucrato e continuano a speculare.

Un orrore allucinante. Fatto di fogne che restituiscono corpi per settimane, di mezzi militari israeliani che portano via centinaia di corpi verso una destinazione ignota, di stupri e fosse comuni.

Settecento morti secondo Israele. In una notte.

Mille morti solo nelle fosse comuni allestite dalla Croce Rossa.

Tremilacinquecento morti secondo l'inchiesta del giornalista (israeliano) Kapeliouk.

Un orrore dimenticato. Anche perchè, quando uno dei principali imputati (il "cristiano" Hobeika) ha minacciato rivelazioni sulle responsabilità degli israeliani, si è immediatamente provveduto a farlo saltare in aria.

nel 1983, una commissione d'inchiesta parlamentare israeliana ritenne 'indirettamente responsabile' della strage l'allora ministro della Difesa Ariel Sharon, costringendolo alle dimissioni. Non abbastanza colpevole, però, da evitargli la brillante carriera politica che conosciamo.

Immagine di Vauro, da peacereporter

1 commento:

Unknown ha detto...

Veramente un'ignobile pagina della triste storia di quell'area.

Credo che le persone sensibili inevitabilmente debbano soffrire di più ma non puoi farci niente.... (riguardo a quanto descrivi sul tuo profilo).
Ciao