giovedì 20 dicembre 2007
mercoledì 19 dicembre 2007
Niente paura
Eccomi di nuovo qui.
Il piccolo Simone è un tantino ingarbugliato.
Una piccola vita, tenera tenera... ma già confusa e incasinata come un gomitolo pasticciato.
Non è ancora nato...e neanche malato. Ma ha una rara "sindrome" per cui è un bimbo allo specchio.
Situs viscerum inversus.
Gli organi destri e sinistri han giocato a scambiarsi di posto...per non trascorrere i nove mesi di attesa nella noia. Ancora non sappiamo che faccia ha e già fa i primi dispetti...!
Sono state settimane di paura, angoscia, dubbi... ma va meglio. Il grosso dello spavento è passato. L'ecocardiogramma sembra escludere cose peggiori. Ora tocca aspettare che nasca, per escludere le ultime ipotesi negative. E finalmente troviamo il coraggio di mettere in ordine il bagaglio del piccolo esploratore in arrivo (vestitini, bavette e tutti gli altri arnesi di cui questi piccoli casinisti devono essere provvisti qui in Occidente)...cosa che fino ad oggi un grosso nodo in gola proprio non ci lasciava fare.
Feat. Luciano Ligabue, Niente paura.
Il piccolo Simone è un tantino ingarbugliato.
Una piccola vita, tenera tenera... ma già confusa e incasinata come un gomitolo pasticciato.
Non è ancora nato...e neanche malato. Ma ha una rara "sindrome" per cui è un bimbo allo specchio.
Situs viscerum inversus.
Gli organi destri e sinistri han giocato a scambiarsi di posto...per non trascorrere i nove mesi di attesa nella noia. Ancora non sappiamo che faccia ha e già fa i primi dispetti...!
Sono state settimane di paura, angoscia, dubbi... ma va meglio. Il grosso dello spavento è passato. L'ecocardiogramma sembra escludere cose peggiori. Ora tocca aspettare che nasca, per escludere le ultime ipotesi negative. E finalmente troviamo il coraggio di mettere in ordine il bagaglio del piccolo esploratore in arrivo (vestitini, bavette e tutti gli altri arnesi di cui questi piccoli casinisti devono essere provvisti qui in Occidente)...cosa che fino ad oggi un grosso nodo in gola proprio non ci lasciava fare.
Feat. Luciano Ligabue, Niente paura.
domenica 25 novembre 2007
silenzio
Sono giornate di silenzio, queste.
E di attesa.
Domani eseguiremo un ecocardiogramma al piccolo nascituro. Forse non tutto va come dovrebbe.
Sono giornate di silenzio.
E di attesa.
Domani eseguiremo un ecocardiogramma al piccolo nascituro. Forse non tutto va come dovrebbe.
Sono giornate di silenzio.
mercoledì 14 novembre 2007
Segesta
domenica 11 novembre 2007
Belvedere del tempo
Le pareti di un passaggio sotterraneo, all'interno della Villa dell'Imperatore Adriano, portano la firma di turisti passati di qui in epoche remote (1880, 1907...).
Strato su strato, storie uguali per luogo e diverse per tempo. Invisibili gli uni agli altri ma contemporaneamente presenti in questo luogo.
E' come affacciarsi da un alto belvedere sul passato, e scorgere, in fondo alla valle, il sentiero che ha portato su i primi abitanti del villaggio, i tetti delle case più in alto e noi stessi quassù.
venerdì 9 novembre 2007
S. Anna di Stazzema
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
tra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Alle fronde dei salici
Salvatore Quasimodo
In ricordo delle povere vittime, oggi che la "giustizia" termina il suo lento, forse ormai inutile cammino. Non dimentichiamo.
con il piede straniero sopra il cuore,
tra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Alle fronde dei salici
Salvatore Quasimodo
In ricordo delle povere vittime, oggi che la "giustizia" termina il suo lento, forse ormai inutile cammino. Non dimentichiamo.
sabato 3 novembre 2007
Grammatica dell'insuccesso
Una guida scanzonata alla tolleranza verso gli altri e verso sè stessi.
Non uno dei soliti manuali che pretendono di insegnarci a vivere meglio, ma una spassosissima chicchierata da Epicuro a Topolino, da Guglielmo Tell alla Papessa Giovanna.
Da comprare e tenere a portata di mano. Tanta saggezza, servita con lieve, divertita ironia.
Grammatica dell'insuccesso. S. Monesi. Ed Castelvecchio 2007
mercoledì 31 ottobre 2007
domenica 28 ottobre 2007
"I morticelli"
sabato 27 ottobre 2007
Bedda Sicilia!
Una foto ripescata dal passato. Una splendida vista sulle Egadi da Erice, suggeritami dalle note dolcissime di Mario Venuti.
Ricordo i miei primi attimi di Sicilia, appena il boccaporto del ferry boat andava giù. Avrò avuto cinque o sei anni, età in cui la memoria mette radici definitive...
La luce sfacciata delle giornate estive, la bellezza arabo-normanna dei volti. L'odore dolce e salmastro del mare, salsedine da respirare.
Bedda Sicilia!
"Famminni iri ti ricu famminni iri
comu lu ventu supra lu mari
Fammi turnari Signuri fammi turnari
intra na rutta je lu me cori
Famminni iri ti ricu famminni iri
comu n'aceddu fammi abbulari
Fammi turnari Signuri fammi turnari
'ncapu a me terra ca sapi di sali
Sulu sulu sulu sunu cca
ca travagghiu ppi campari"
On air Sulu, Mario Venuti.
giovedì 25 ottobre 2007
Punto di domanda
Uno scatto casuale, un frammento minuscolo di giorno, sezionato e fissato in 10 megapixel.
Un punto di domanda, fisso negli occhi (marroni e arrugginiti come la testa di un chiodo) di un piccione.
E in quegli occhi vorrei mettere il mio sguardo adesso. Vista pura, semplice meccanismo ottico e neuronale, privo dei filtri della coscienza.
Feat. Nuotando nell'aria. Marlene Kuntz.
venerdì 19 ottobre 2007
Spirito Olimpico
Oggi mi limito a riportare le otto richieste che Collectif Chine JO 2008 (China 2008 Olympics Collective), un alleanza di nove organizzazioni umanitarie, ha formulato alla Cina prima dell'inizio dei Giochi Olimpici del 2008:
1. Liberare tutti i detenuti per reati di opinione e quelli ad oggi ancora in prigione a causa delle dimostrazioni del 1989 in Piazza Tiananmen (18 anni fa...)
2. Metter fine al controllo totale dei mezzi di informazione.
3. Sospendere le esecuzioni capitali ed abolire la pena capitale.
4. Abolire la detenzione in assenza di regolare processo.
5. Abolire l'uso della tortura.
6. Permettere la nascita di aziende libere ed indipendenti.
7. Abrogare l'articolo 306 del codice penale, che consente misure repressive nei confronti degli avvocati.
8. Abolire la pratica degli esodi forzati di popoli dai propri territori di appartenenza.
martedì 16 ottobre 2007
Volo verticale (i Led Zeppelin, un gabbiano e il lago)
Sto ascoltando i miei amatissimi Led Zeppelin, con il buon John Bonham a mettere giù file ordinatissime di fraseggi cassa-rullante-cassa-hi hat-cassa-rullante e giù così... Cose semplici, suonate con strumenti acustici, pochi pezzi e nessun supporto elettronico. Buone come una torta fatta in casa, senza trucchi da pasticciere.
Da batterista ci si può commuovere dinanzi a tanta ruspante voglia di ritmo, rock e sudore. Veri, poderosi suoni da cantina.
lunedì 15 ottobre 2007
Il Canopo, il blues e il tempo (liquido e verde)
Il giusto equilibrio di bianco e di verde. E quiete e silenzio, appena increspati da voci lontane, che spettri di pretoriani in armi terrano lontane con l'inganno.
Il ronzio felpato dell'obiettivo ritaglia frammenti di quiete millenaria.
Lo stesso riflesso da secoli. Increspature sottili che danno vita al marmo immobile, che tremola, rabbrividisce, spasima.
Fraseggi di hammond e batteria, chitarra, basso e ancora rullante, cassa, rullante.
"No quarter", dei Led Zeppelin. Il Silenzio si popola di gocce di sudore ed emozioni, di ventenni che erano ventenni trent'anni fa e restano ventenni in una sequenza mp3.
Adriano, l'Imperatore, avrebbe amato il blues se solo avesse potuto. E allora, oggi, ogni sua statua brandirebbe una Stratocaster...
domenica 14 ottobre 2007
Appunti
sabato 6 ottobre 2007
domenica 23 settembre 2007
Due chiacchiere sul pianerottolo
Splendido inizio di autunno, con i primi tocchi di rosso e di arancio sulle cerrete attorno casa. Limpida, fresca, frizzante aria di montagna giù lungo la valle.
Giornata ideale per andare a zonzo, con famigliola e cagnolina, reflex a tracolla, per L'Aquila.
Una giornata in cui estate ed autunno si son fermate sul pianerottolo prima che l'una imbocchi le scale e l'altro l'uscio di casa. Ed è un dialogo affettuoso tra vecchi amici.
Nella foto la Basilica di Collemaggio, uno dei pregevolissimi gioielli che la città indossa con elegante apparente noncuranza.
venerdì 21 settembre 2007
Notizie incredibili
Il 30 agosto un B52, gigantesco bombardiere americano, si leva in volo da Minot, nel Nord degli Stati Uniti, e li attraversa per intero, sino alla base di Barksdale, in Louisiana, carico di 5 missili da crociera avanzati. La missione è quella di "decommissioning" delle testate, verso una base verso la quale, presumibilmente, le armi verranno smantellate o adoperate in esercitazione.
All'arrivo ci si accorge che i cinque (in realtà forse sei...) missili sono in realtà a testata nucleare...che hanno sorvolato gli Stati Uniti senza che l'equipaggio potesse applicare neanche una delle norme di sicurezza, perchè neanche sapevano di averle a bordo.
Per approfondire.
Foto dal sito web ufficiale della Barksdale Air Base.
mercoledì 19 settembre 2007
Poesia...
Dal blog di Daniele Luttazzi:
Intervistatore: "Bondi scrive poesie. E’ più credibile come poeta o politico?"
Daniele: "Che quelle di Bondi siano poesie lo crede lui. Bondi è solo la lanugine dell’ombelico di Berlusconi."
Intervistatore: "Bondi scrive poesie. E’ più credibile come poeta o politico?"
Daniele: "Che quelle di Bondi siano poesie lo crede lui. Bondi è solo la lanugine dell’ombelico di Berlusconi."
lunedì 17 settembre 2007
Armi di distruzione di massa
Kaled è vittima della sperimentazione bellica israeliana, condotta sulla pelle del popolo palestinese.
Ha riportato ustioni severe su gran parte del corpo e porta una colonstomia (ossia potrà andar di corpo esclusivamente tramite un foro nel pancino, in un sacchetto di plastica). Probabilmente si ammalerà di cancro.
Gli israeliani stanno sperimentando in Palestina i DIME (Dense Inert Metal Explosives). Lo testimonia Le Monde.
Si tratta di bombe in fibra di carbonio, ripiene di una mistura di tungsteno, ferro, nichel, cobalto. Sono state progettate dagli USA (!) per avere un raggio d'azione estremamente ridotto ed essere utilizzate in ambiente urbano, ma hanno chiaramente dimostrato di avere un potente e prolungato effetto cancerogeno. Al punto che gli israeliani ne negano il possesso e l'utilizzo.
Il prossimo anno sarà il sessantesimo anniversario dell'inizio del terrorismo israeliano in Palestina. Il prossimo "giorno della memoria" ricordiamolo...
«Adesso anche gli ebrei si sono comportati come nazisti e tutta la mia anima ne è scossa ... Ovviamente dobbiamo nascondere al pubblico questi fatti. Ma devono essere indagati.»(ministro israeliano dell'Agricoltura nel 1948 Aharon Cizling)
«Per reprimere la resistenza palestinese, un ufficiale israeliano di alto rango ha sollecitato l'esercito"... ad analizzare e a far proprie le lezioni su come l'armata tedesca combatté nel Ghetto di Varsavia». A giudicare dal recente massacro dell'esercito di Israele nella Cisgiordania - ha colpito le ambulanze e i medici palestinesi, ha ucciso dei bambini palestinesi "per sport" (scritto da Gris Hedges del "New York Times”), ha rastrellato, ammanettato e incappucciato tutti gli uomini palestinesi dai 14 ai 45 anni, cui sono stati stampati i numeri di riconoscimento sulle braccia, ha torturato indiscriminatamente, ha negato l'acqua, l'elettricità, il cibo e l'assistenza medica ai civili palestinesi, ha usato dei palestinesi come scudi umani e ha abbattuto le loro case con gli abitanti ancora all'interno - sembra che l'esercito di Israele abbia seguito i 'suggerimenti' di quell'ufficiale. Ma se gli israeliani non voglio essere accusati di essere come i nazisti, devono semplicemente smettere di comportarsi da nazisti.»(l'intellettuale ebreo Norman G. Finkelstein, 2002).
domenica 16 settembre 2007
Sabra e Shatila
Ieri è stato il venticinquesimo anniversario della strage di Sabra e Shatila.
Venticinque anni che non hanno cambiato granchè in una storia di case, vite, affetti rubati in nome dell'interesse di pochi, israeliani e palestinesi, che su questa guerra hanno lucrato e continuano a speculare.
Un orrore allucinante. Fatto di fogne che restituiscono corpi per settimane, di mezzi militari israeliani che portano via centinaia di corpi verso una destinazione ignota, di stupri e fosse comuni.
Settecento morti secondo Israele. In una notte.
Mille morti solo nelle fosse comuni allestite dalla Croce Rossa.
Tremilacinquecento morti secondo l'inchiesta del giornalista (israeliano) Kapeliouk.
Un orrore dimenticato. Anche perchè, quando uno dei principali imputati (il "cristiano" Hobeika) ha minacciato rivelazioni sulle responsabilità degli israeliani, si è immediatamente provveduto a farlo saltare in aria.
nel 1983, una commissione d'inchiesta parlamentare israeliana ritenne 'indirettamente responsabile' della strage l'allora ministro della Difesa Ariel Sharon, costringendolo alle dimissioni. Non abbastanza colpevole, però, da evitargli la brillante carriera politica che conosciamo.
Immagine di Vauro, da peacereporter
sabato 8 settembre 2007
Il Duomo di Siracusa
Ho sempre ritenuto Ortigia, il cuore storico della città di Siracusa, uno dei gioielli più preziosi della terra del triskelion.
Qui il Duomo, dedicato alla Natività di Maria. Come il resto di questa penisola magica, divenuta isola per mano francese, è uno spaccato di storia di questa umanità, costruito strato su strato. Sul tempio di Atena del V secolo a.C., una chiesa protocristiana e su di essa una Chiesa barocca...
Il fluire della Storia qui lo si tocca con mano. Il battito sordo e forte del cuore antico dell'umanità tra le onde leggere del mare e le foglie sottili del papiro.
giovedì 6 settembre 2007
Lo Stretto di Messina
Lo Stretto di Messina. Mare misterioso e carico di storia, popolato di relitti di ogni epoca, patria del mostruoso Scilla.
Si racconta che la Morte vi trascorresse così tanto tempo a mietere vittime che, stanca, usasse poggiare la falce lì dove ora sorge il Porto di Messina. A ciò si dovrebbe la forma di falce, detta "falcata" del braccio esterno di questo affascinante approdo naturale.
mercoledì 5 settembre 2007
L’orologio del Duomo di Messina
Dono del popolo tedesco alla città di Messina, quale risarcimento post-bellico, è l’orologio meccanico più grande al mondo.
Nei suoi riquadri è riassunta parte della storia della città. Il mito di Dina e Clarenza, popolane che si batterono per l’indipendenza della città durante i Vespri Siciliani. La fondazione del tempio di Montalto. Ma anche le stagioni della vita, pagine del Vangelo, figure animali ed altro. Il tutto brilla d’oro nel sole pieno di vita del cuore del Mediterraneo.
E a mezzogiorno, al ruggire del leone, l’Ave Maria di Schubert risuona per la città dalla vetta del campanile.
Una città bella come poche, Messina. Riassume la bellezza e le sfortune della Sicilia. In seno al paradiso terrestre dello Stretto, centro vitale del Mediterraneo da migliaia di anni. Incastonata tra i Peloritani, il Tirreno e lo Jonio, l’Arcipelago delle Eolie e l’Etna. Devastata da un terremoto e due tsunami (tra un anno il centenario)…e da una umanità che fa della cultura mafiosa il proprio paradigma di vita (prossimamente dedicherò un ciclo di post a ciò che è per me il vero significato del termine mafia…).
domenica 2 settembre 2007
Capo Vaticano
Un pomeriggio di fine agosto nella poesia di Capo Vaticano. Un angolo di Calabria, di roccia ed acqua turchese, sabbia fina e pietra in bilico sul mare.
Un angolo di incanto che è terreno fertile per la memoria di un bambino che ancora vive in me e che è rinato in mio figlio. E nei suoi passi sulla battigia, nei suoi primi bagni timorosi la spiaggetta ritrova momenti già trascorsi decenni fa. E' un dialogo di meraviglie che ammiro con commozione. E il sole che scende lento, ricopre tutto di oro rosso e mercurio liquido.
sabato 25 agosto 2007
Segesta
giovedì 16 agosto 2007
Ferragosto
Roma di notte, in pieno agosto.
Strade insolitamente deserte e silenziose.
Pochi turisti, solo loro.
E un misto di tristezza e di sollievo. La magia di Roma sta nella continua profanazione dei luoghi antichi, che restituisce loro vita, suoni, odori.
Porto con me questo scatto. Ha catturato il silenzio e il vuoto di una notte di ferragosto, coprifuoco vacanziero.
mercoledì 8 agosto 2007
Le fonti dell'Aniene
giovedì 2 agosto 2007
Spine e farfalle
martedì 31 luglio 2007
lunedì 30 luglio 2007
Istantanee
venerdì 27 luglio 2007
Livata
mercoledì 25 luglio 2007
martedì 24 luglio 2007
EOS 350D
Ecco i primi scatti con la nuova macchina! E' l'Argentario visto dalla Feniglia, al tramonto.
Sono entusiasta della definizione che si riesce ad ottenere con la EOS 350D, oltre che della semplicità di utilizzo. Sono ancora impacciato e consapevole di doverci studiare su parecchio...
Per me inizia un periodo "al chiodo", per il lavoro, in attesa delle ferie di settembre in Sicilia e Calabria...
Adesso vado a fare una passeggiata tra vecchi amici che ho un bel po' trascurato...
venerdì 20 luglio 2007
Si riparte!
Di nuovo in partenza per il mare!
Sono rientrato di corsa dal lavoro e già imbarco i bagagli sull'automobile. Destinazione: Tombolo della Feniglia.
A proposito: ho comprato la EOS 350D... Gli scatti pubblicati sul sito dovrebbero fare un salto di qualità!
Chi verrà vedrà!
A presto.
Sono rientrato di corsa dal lavoro e già imbarco i bagagli sull'automobile. Destinazione: Tombolo della Feniglia.
A proposito: ho comprato la EOS 350D... Gli scatti pubblicati sul sito dovrebbero fare un salto di qualità!
Chi verrà vedrà!
A presto.
mercoledì 18 luglio 2007
Missioni di pace...
Un'articolo sconvolgente, apparso sul numero di luglio di The nation.
Un mio giovanissimo collega (per chi non lo sa nella vita faccio il medico, ndr), di soli 24 anni, che ha servito in Iraq con la Quarta Divisione di Fanteria tra il 2003 ed il 2004. Racconta il momento esatto in cui ha aperto gli occhi sulla realtà irachena, generata da una missione di guerra pura e senza regole.
"Sono stato chiamato in teatro [di una recente esplosione di un ordigno] e c'era questa bimbetta di 2 anni, con le gambette trafitte da una scheggia. Uno IED [improvised explosive device] è esploso e i miei commilitoni hanno cominciato a sparare all'impazzata, colpendo la bambina. E la piccola mi ha guardato, senza piangere, senza far nient'altro che guardarmi, come per chiedermi...perchè?"
Il 55% dei veterani americani dichiara di aver visto colpire dai propri commilitoni un "innocente non-combattente".
Non trovo traccia di queste notizie in alcuno dei nostri mass-media (eccetto il solito peacereporter...). Cos'hanno questi uomini di diverso dai tanto deprecati talebani?
Un mio giovanissimo collega (per chi non lo sa nella vita faccio il medico, ndr), di soli 24 anni, che ha servito in Iraq con la Quarta Divisione di Fanteria tra il 2003 ed il 2004. Racconta il momento esatto in cui ha aperto gli occhi sulla realtà irachena, generata da una missione di guerra pura e senza regole.
"Sono stato chiamato in teatro [di una recente esplosione di un ordigno] e c'era questa bimbetta di 2 anni, con le gambette trafitte da una scheggia. Uno IED [improvised explosive device] è esploso e i miei commilitoni hanno cominciato a sparare all'impazzata, colpendo la bambina. E la piccola mi ha guardato, senza piangere, senza far nient'altro che guardarmi, come per chiedermi...perchè?"
Il 55% dei veterani americani dichiara di aver visto colpire dai propri commilitoni un "innocente non-combattente".
Non trovo traccia di queste notizie in alcuno dei nostri mass-media (eccetto il solito peacereporter...). Cos'hanno questi uomini di diverso dai tanto deprecati talebani?
martedì 17 luglio 2007
Eccomi
Eccomi di ritorno!
Tra turni di super-lavoro (benedetti colleghi in ferie...), week end lampo al mare in Maremma, momenti difficili... ecco trovato il tempo per rimettere mano a queste mie amatissime pagine.
Medito l'acquisto di una nuova macchina fotografica digitale... Penserei ad una Nikon D50. Qualcuno sa consigliarmi (penso in particolare alla Sciura, che so appassionata di fotografia)?
Le notizie di questi giorni mi inducono una riflessione che vorrei condividere con voi. Quanti di voi rispettano i limiti di velocità? Badate bene d'essere sinceri... Intendo anche sulle strade secondarie. Quelle che attraversano centri abitati e sulle quali, ai canonici cinquanta all'ora, c'è sempre qualcuno che si affaccia col radiatore sul lunotto posteriore gridando allo scandalo per la tua lentezza.
Quelle su cui normalissimi padri di famiglia, "brave persone", sacerdoti, poliziotti della stradale, magistrati corrono sui loro elefantiasici SUV ben oltre i limiti consentiti. Quando scatta la tragedia, per le successive 72 ore ci si ricorda del problema, si urla vendetta, si brama linciare il POVERO CRISTO che come noi sbaglia ogni giorno, ma a cui è toccato pagare il conto che tanti, per mera fortuna, riescono a rinviare ogni giorno.
La brama di giudizi sommari. Il desiderio di ghigliottina. Lo stridore è assordante, con atteggiamenti che sono comuni ai più...
Inizio ad odiare (è odio che parte dalla pancia, che scuote le tempie e fa star male...) i mass-media, che fanno bieco commercio dei sentimenti...pardon...degli istinti della massa di cui dovrebbero essere mezzi di comunicazione e di crescita.
..............................
Venerdì notte si ritorna al mare... il mio elemento! Andrò poco (e soprattutto piano) in auto. Mi riapproprierò dei miei preziosi minuti. Farò incetta di silenzi, voci di vento, passi di bimbo, tra l'abbraccio gelato del Tirreno e quello infuocato del sole.
Scopro un'amore nuovo, per la Maremma. E sono felice, come un innamorato ai primi appuntamenti...
Tra turni di super-lavoro (benedetti colleghi in ferie...), week end lampo al mare in Maremma, momenti difficili... ecco trovato il tempo per rimettere mano a queste mie amatissime pagine.
Medito l'acquisto di una nuova macchina fotografica digitale... Penserei ad una Nikon D50. Qualcuno sa consigliarmi (penso in particolare alla Sciura, che so appassionata di fotografia)?
Le notizie di questi giorni mi inducono una riflessione che vorrei condividere con voi. Quanti di voi rispettano i limiti di velocità? Badate bene d'essere sinceri... Intendo anche sulle strade secondarie. Quelle che attraversano centri abitati e sulle quali, ai canonici cinquanta all'ora, c'è sempre qualcuno che si affaccia col radiatore sul lunotto posteriore gridando allo scandalo per la tua lentezza.
Quelle su cui normalissimi padri di famiglia, "brave persone", sacerdoti, poliziotti della stradale, magistrati corrono sui loro elefantiasici SUV ben oltre i limiti consentiti. Quando scatta la tragedia, per le successive 72 ore ci si ricorda del problema, si urla vendetta, si brama linciare il POVERO CRISTO che come noi sbaglia ogni giorno, ma a cui è toccato pagare il conto che tanti, per mera fortuna, riescono a rinviare ogni giorno.
La brama di giudizi sommari. Il desiderio di ghigliottina. Lo stridore è assordante, con atteggiamenti che sono comuni ai più...
Inizio ad odiare (è odio che parte dalla pancia, che scuote le tempie e fa star male...) i mass-media, che fanno bieco commercio dei sentimenti...pardon...degli istinti della massa di cui dovrebbero essere mezzi di comunicazione e di crescita.
..............................
Venerdì notte si ritorna al mare... il mio elemento! Andrò poco (e soprattutto piano) in auto. Mi riapproprierò dei miei preziosi minuti. Farò incetta di silenzi, voci di vento, passi di bimbo, tra l'abbraccio gelato del Tirreno e quello infuocato del sole.
Scopro un'amore nuovo, per la Maremma. E sono felice, come un innamorato ai primi appuntamenti...
martedì 3 luglio 2007
A volte ritornano
Sono giornate di viaggi continui...e di lontananza dal blog. Mi fermerò attorno al nove luglio. Nel frattempo raccolgo foto ed esperienze, che condividerò con voi presto.
Un abbraccio a tutti.
Un abbraccio a tutti.
venerdì 22 giugno 2007
venerdì 15 giugno 2007
Antiche suggestioni, portate dal mare come sugheri o penne di gabbiano.
Sono un naufrago in terra ferma, che attende di approdare a breve sulla battigia della casa-madre-mare. Brezza salata che arriva dallo schermo, mentre prepariamo il tanto atteso ritorno a casa, al mare. Sono stanco di questa lontananza...
Ho vissuto oltre quattordici anni in riva al mare. Al risveglio un'alba sempre diversa. Durante le mareggiate, le grasse risate del mare infuriato. Mare che è vetro o velluto, o furia di rocce increspate. Il passaggio dei capodogli, emozionante sorda vibrazione di colossali esseri fiabeschi a pochi metri da riva.
La guardia medica alle isole Eolie. Lì soltanto, assediato dal silenzio delle notti d'inverno, ho sentito il lento, profondo respiro del mare. Immensa, smisurata forza che vive con riserbo il suo gregge di secoli, lenti e macilenti, e non degna di alcuna considerazione i nostri rumorosi affanni.
A breve rivedrò il mio amatissimo mare. Vivo l'emozione del ritorno con ansia e gioia insieme.
martedì 12 giugno 2007
Uno.
20.000.000 di bambini.
Tanti i piccoli affetti da malnutrizione grave, secondo l'OMS.
Un milione di piccole vittime ogni anno, uno ogni 30 secondi circa.
Due.
Sono già due vittime da quando hai iniziato a leggere questo post.
Il signor Mastella chiede del gelato.
Il serial killer Bush vaga come una mina senz'ancora per il Vecchio Continente.
Un vasto campionario di ignoranti scansafatiche infanga la Costituzione (taxi-ambulanze, stipendi da 15.000 euro al mese, sfoggio disinvolto di crassa ignoranza e spreco di denaro pubblico).
Tre.
Mille e cinquecento milioni di euro spesi (ma è solo la cifra ufficiale...) in "missioni di pace" che non pacificano.
Circa 1.000.000.000 di euro (una piccola manovra finanziaria da duemila miliardi di lire) la cifra che ogni anno la Conferenza episcopale italiana riceve in dono dalla Repubblica Italiana sotto forma di otto per mille.
Quattro.
20.000.000 di bambini.
Tanti i piccoli affetti da malnutrizione grave, secondo l'OMS.
Un milione di piccole vittime ogni anno, uno ogni 30 secondi circa.
Due.
Sono già due vittime da quando hai iniziato a leggere questo post.
Il signor Mastella chiede del gelato.
Il serial killer Bush vaga come una mina senz'ancora per il Vecchio Continente.
Un vasto campionario di ignoranti scansafatiche infanga la Costituzione (taxi-ambulanze, stipendi da 15.000 euro al mese, sfoggio disinvolto di crassa ignoranza e spreco di denaro pubblico).
Tre.
Mille e cinquecento milioni di euro spesi (ma è solo la cifra ufficiale...) in "missioni di pace" che non pacificano.
Circa 1.000.000.000 di euro (una piccola manovra finanziaria da duemila miliardi di lire) la cifra che ogni anno la Conferenza episcopale italiana riceve in dono dalla Repubblica Italiana sotto forma di otto per mille.
Quattro.
giovedì 7 giugno 2007
In treno
Ieri in treno.
Da quanto non accadeva più? Rassegnato a lunghe solitudini automobilistiche ho gustato la piccola folla di voci, odori, storie smezzate...Vociare allegro, come di fiati scordati da banda di paese.
Un vagone senza scompartimenti, ad un piano unico. Si viaggia in una ideale e transitoria piazza di paese.
Belle ragazze dallo sguardo perennemente in fuga, agghindate della loro ammaliante giovinezza, scollature discrete, vestite con sensuale parsimonia dal gran caldo. Mamme invecchiate, odorose di prezzemolo e sapone, che si infilano agili nei discorsi dei vicini di poltrona. E rumeno, albanese, italiano dagli accenti più svariati, cinese...un campionario assortito della varia umanità che scorre nelle vene della Capitale.
La campagna romana. Lì fuori scorre, ora veloce ora più lenta, colorata di papaveri e di paglia, smisurati parallelepipedi d'oro acceso e tonde, grandi balle, in file ordinate. Ancora mi meraviglia, questa campagna che sa nascondersi tra le pieghe e le piaghe di questo piccolo pianeta di cemento e travertino, e riapparire selvaggia e profumata, tra una borgata e l'altra.
E mi bevo, come fossero gocce di miele dlizioso, i mille perchè che Davide mi riversa contro in brevi raffiche, incollato al vetro del finestrino ad annotare con gli occhi il mondo che scorre...
Da quanto non accadeva più? Rassegnato a lunghe solitudini automobilistiche ho gustato la piccola folla di voci, odori, storie smezzate...Vociare allegro, come di fiati scordati da banda di paese.
Un vagone senza scompartimenti, ad un piano unico. Si viaggia in una ideale e transitoria piazza di paese.
Belle ragazze dallo sguardo perennemente in fuga, agghindate della loro ammaliante giovinezza, scollature discrete, vestite con sensuale parsimonia dal gran caldo. Mamme invecchiate, odorose di prezzemolo e sapone, che si infilano agili nei discorsi dei vicini di poltrona. E rumeno, albanese, italiano dagli accenti più svariati, cinese...un campionario assortito della varia umanità che scorre nelle vene della Capitale.
La campagna romana. Lì fuori scorre, ora veloce ora più lenta, colorata di papaveri e di paglia, smisurati parallelepipedi d'oro acceso e tonde, grandi balle, in file ordinate. Ancora mi meraviglia, questa campagna che sa nascondersi tra le pieghe e le piaghe di questo piccolo pianeta di cemento e travertino, e riapparire selvaggia e profumata, tra una borgata e l'altra.
E mi bevo, come fossero gocce di miele dlizioso, i mille perchè che Davide mi riversa contro in brevi raffiche, incollato al vetro del finestrino ad annotare con gli occhi il mondo che scorre...
domenica 3 giugno 2007
Bears Island
Isola degli orsi.
Pochi chilometri di roccia tra Capo Nord e le isole Svalbard.
Vento, gelato e tagliente, che ti ricaccia sotto coperta. E' una terra che non ha ipocrisie, e non gradisce che la si fotografi.
Mare vergine attorno. Indifferente all'umanità. Non domo.
Mi disegno in testa l'immagine della nave percepita da terra. Attimo di chiasso insolito. Momento assolutamente unico nel corso dell'anno.
Terra di natura forte, la Norvegia. Natura che è ancora viva e minacciosa.
Alle isole Svalbard il fucile è ancora oggi un corredo indispensabile, anche per le massaie intente alla spesa quotidiana.
Chiedo ad un ranger di scorta se utilizzino sedativi, con la carabina dalla quale non si separano, mai. Mi risponde con un'ironia spigolosa. Crede che l'orso gradirebbe una pennichella, dopo averci assaggiato...
Terra di vichinghi. Di fredda solitudine dinanzi a notti lunghe un giorno. Di mare che penetra a fondo tra le montagne, di montagne che guardano lontano, in fondo al mare.
Terra di balene. Esseri marini, ma di carne rossa e dura ed ossa forti come mucche o cavalli.
Bella Norvegia, che lasci segni profondi nella memoria del viandante ...e profonda la voglia di tornare a calpestare il suolo del regno dei Troll.
mercoledì 30 maggio 2007
La pesca miracolosa
“...c’era un peschereccio di Pozzallo che ha avvistato un barcone di una cinquantina di persone. Li hanno salvati quasi tutti, tranne tre, ché la barca si è rovesciata e questi sono affogati. E la Capitaneria sai che cosa gli aveva detto? Rimanete là in attesa d’ordini! Il capitano diceva, Ma io non posso rimanere qua, Stanno morendo tutti! Sì, aspettate le nostre unità che stanno arrivando. Ma le vostre unità prima che arrivano qua ci vogliono quattro o cinque ore, qua non salviamo neanche una persona. Ha fatto di testa sua e li ha salvati. Era un peschereccio di qua, poi gli hanno dato la targhetta al valore, però tramite il sindaco, perché se non c’era il sindaco nel mezzo chissà cosa gli facevano loro…” (da peacereporter.net)
Ripenso al ritrovamento del Satiro danzante.
Ed a quanti cadaveri, ripescati dalle reti, ritornano al loro sonno blu profondo.
Viviamo tempi tristi.
La vita ha un valore relativo, geograficamente quantificabile.
L'indignazione per (presunti) casi di pedofilia sconfina morbosamente da una canale televisivo all'altro, mentre non suscita attenzione il ripetersi di centinaia di migliaia di morti tra i bambini del Terzo Mondo.
Annegare in alto mare, appeso ad una rete per tonni, è certo meglio che morire di inedia, o di AIDS. Almeno per qualche giorno si scosterà la cortina di indifferenza che circonda l'agonia di popoli interi.
Trovo questa vicenda dei naufraghi, appesi per giorni ad una rete per tonni, una metafora molto efficace della nostra cultura. Il colpevole è l'armatore del rimorchiatore, che per non perdere il carico di tonni (o dio denaro!) lascia per giorni appesi alle reti decine di poveracci (il tonno ha un valore economico, il poveraccio no!). La nostra quotidiana indifferenza non conta. E' fuori dall'inquadratura.
Stasera, a casa mia, si mangia pesce. Vino buono. Amici a tavola. Jazz discreto.
In fondo, la voce della miseria è così flebile...
sabato 26 maggio 2007
Buona notte
Il suono malinconico della tromba scivola sensuale attorno agli oggetti, come il buio incontro alla notte. Notte che è anche vento leggero, e silenzio, e solitudine, e passi affrettati come colpi di spazzola sul rullante.
Notte che è anche folla di malinconici ricordi, che ti trova solo e fermo, incapace di sfuggire, stavolta. E passi lunghi sul selciato, a sforbiciare lentamente la distanza che mi separa da casa.
Lunghe note lente. E lunghe notti lente, giri di boa senza fine. Il basso che vibra piano, sottovoce.
Corre la tromba. Semina note, come cadessero… E dietro una pioggerellina d’argento, fitta e sottile, di colpi sul ride.
Schiudo il pesante portone di legno. Una voce, un coro di cigolii che arriva da quei giorni in cui dietro la porta c’erano un sogno e una paura. Uno sbilenco riquadro di luce s’apre attorno alle scarpe ed ingoia d’un colpo le ombre lunghe che giusto provavano a fuggire via.
L’estate stava acquattata dietro il portone e mi alita addosso e mi abbraccia sgradevole. Il caldo afoso aspetta al riparo che la notte abbia finito di scorrere via. Fiume a ritroso che torna ai monti.
Mi fermo. Esito ancora. Poi torno in strada. Enormi compattatori portano via il giorno, smembrato e finito in enormi sacchi neri e informi.
Cerco la luna tra i palazzi e la trovo affacciata su un semaforo, che lampeggia inebetito di noia. Alzo il volume di questo jazz affannato d’intenti e la tromba si fa cristallo sottile e gelato. Ancora due passi lenti, senza una meta… Buona notte.
Buona.
Featuring Fabrizio Bosso and his trumpet
Notte che è anche folla di malinconici ricordi, che ti trova solo e fermo, incapace di sfuggire, stavolta. E passi lunghi sul selciato, a sforbiciare lentamente la distanza che mi separa da casa.
Lunghe note lente. E lunghe notti lente, giri di boa senza fine. Il basso che vibra piano, sottovoce.
Corre la tromba. Semina note, come cadessero… E dietro una pioggerellina d’argento, fitta e sottile, di colpi sul ride.
Schiudo il pesante portone di legno. Una voce, un coro di cigolii che arriva da quei giorni in cui dietro la porta c’erano un sogno e una paura. Uno sbilenco riquadro di luce s’apre attorno alle scarpe ed ingoia d’un colpo le ombre lunghe che giusto provavano a fuggire via.
L’estate stava acquattata dietro il portone e mi alita addosso e mi abbraccia sgradevole. Il caldo afoso aspetta al riparo che la notte abbia finito di scorrere via. Fiume a ritroso che torna ai monti.
Mi fermo. Esito ancora. Poi torno in strada. Enormi compattatori portano via il giorno, smembrato e finito in enormi sacchi neri e informi.
Cerco la luna tra i palazzi e la trovo affacciata su un semaforo, che lampeggia inebetito di noia. Alzo il volume di questo jazz affannato d’intenti e la tromba si fa cristallo sottile e gelato. Ancora due passi lenti, senza una meta… Buona notte.
Buona.
Featuring Fabrizio Bosso and his trumpet
venerdì 25 maggio 2007
Il faro di Capo Spartivento
Affollata tribuna di fichi d'india.
Silenziosi e immobili,
aspettano la notte.
E silenzioso guardiano,
carceriere impietoso
d'una stella
che appare e sparisce
e guarda e scompare
e ancora riappare.
Il faro.
Piange,
povera stella rinchiusa,
il suo lamento
luminoso e singhiozzante
alle stelle basse sul mare,
vite di pescatori.
E quelle, tra le onde,
le fanno il verso,
saltando la linea dell'orizzonte
a cavallo del mare increspato.
E appare e sparisce
e guarda e scompare
e ancora riappare.
Il pianto della stella,
prigioniera del faro.
mercoledì 23 maggio 2007
Esportatori di democrazia
“Attraverso politiche miopi che danno luogo a paura e divisione, i governi stanno compromettendo lo stato di diritto e i diritti umani, attizzando razzismo e xenofobia, separando comunità, acuendo le disuguaglianze e preparando il terreno per altre violenze e altri conflitti”...
Dall'ultimo rapporto annuale di Amnesty International.
Nel frattempo il governo statunitense già programma l'invio di truppe ed aiuti militari in Libano. Appunto.
Non credo servano altri commenti.
La vignetta è di Vauro, da peacereporter.net
martedì 22 maggio 2007
La chiesetta di Lipari
sabato 19 maggio 2007
Acqua nuova
Minute frecce,
gelate gocce
di azzurra pioggia
battono leggere
e veloci
corrono giù per il crinale
intirizzito
del mio torso.
Cielo che si fa acqua
e freddo.
Pioggia negli occhi...
cambia il contorno delle cose.
Brilla di vita, l'erba bagnata.
Terra che si fa stagno.
Tronco che si fa danza immobile e contorta.
Mi abbevero
d'acqua nuova di nuvola.
Soundtrack: Tale II (grave disperato), Goran Bregovich, Tales and Songs from weddings and funerals
venerdì 18 maggio 2007
Olio sull'acqua
Ho riorganizzato questa pagina. L'ho sfrondata da quasi tutte le immagini, per ottenere un look più asciutto ed in linea con il mio stato d'animo attuale. Spero vi piaccia.
Lunedì sarà il terzo compleanno del mio piccolo Davide. I sacrifici, le rinunce, la fatica spese nell'accoglierlo, dargli amore, farlo crescere...brillano come gemme nei suoi occhi. File di perle i suoi sorrisi. Farfalle leggere le sue manine.
Metto da parte ogni giorno una briciola di mondo, per nutrirlo...pulcino mio.
Mimmo Locasciulli - Olio sull'acqua - da Piano piano 2004
Come olio sull’acqua sarò per te
Aria nel fuoco e luce
Come olio sull’acqua sarò con te
Terra in fondo al mare
Fiore in mezzo al sale
Lunedì sarà il terzo compleanno del mio piccolo Davide. I sacrifici, le rinunce, la fatica spese nell'accoglierlo, dargli amore, farlo crescere...brillano come gemme nei suoi occhi. File di perle i suoi sorrisi. Farfalle leggere le sue manine.
Metto da parte ogni giorno una briciola di mondo, per nutrirlo...pulcino mio.
Mimmo Locasciulli - Olio sull'acqua - da Piano piano 2004
Come olio sull’acqua sarò per te
Aria nel fuoco e luce
Come olio sull’acqua sarò con te
Terra in fondo al mare
Fiore in mezzo al sale
mercoledì 16 maggio 2007
Momentaneamente non raggiungibile
Una riscoperta: Mimmo Locasciulli.
E la fatica di un'altra nottata al lavoro si stempera tra le braccia del mio principino. Ed insieme...tra il gatto con gli stivali e Saetta McQueen...voliamo via in un soffio di sonno sereno...
Quando spegni la luce io ti guardo dormire
Ti trasformi in un angelo e io comincio a parlare
E ti dico le cose che non saprei come dire
E che forse neanche tu vorresti sentire
Sono i miei segreti desideri semplici
Confessioni e pentimenti che mi tengo dentro di me
Quando spegni la luce io non sono colpevole
Sono nudo ai tuoi piedi innocente
Gli uomini cambiano lungo i viali del tempo
Come cambiano i venti con le stagioni
E tutto si moltiplica tutto poi si dimentica
Tutto si consolida e si valuta diversamente
E tutte le stazioni di questo lungo viaggio di confine
Si colorano d’argento e si tingono d’amore
Quando spegni la luce si apre un mondo diverso
Senza bene senza male tra di noi
Io ti guardo dormire fuori cade la pioggia
E dolcemente l’autunno è già qui
M.Locasciulli "L'autunno dopo tutto", da Sglobal, 2006
E la fatica di un'altra nottata al lavoro si stempera tra le braccia del mio principino. Ed insieme...tra il gatto con gli stivali e Saetta McQueen...voliamo via in un soffio di sonno sereno...
Quando spegni la luce io ti guardo dormire
Ti trasformi in un angelo e io comincio a parlare
E ti dico le cose che non saprei come dire
E che forse neanche tu vorresti sentire
Sono i miei segreti desideri semplici
Confessioni e pentimenti che mi tengo dentro di me
Quando spegni la luce io non sono colpevole
Sono nudo ai tuoi piedi innocente
Gli uomini cambiano lungo i viali del tempo
Come cambiano i venti con le stagioni
E tutto si moltiplica tutto poi si dimentica
Tutto si consolida e si valuta diversamente
E tutte le stazioni di questo lungo viaggio di confine
Si colorano d’argento e si tingono d’amore
Quando spegni la luce si apre un mondo diverso
Senza bene senza male tra di noi
Io ti guardo dormire fuori cade la pioggia
E dolcemente l’autunno è già qui
M.Locasciulli "L'autunno dopo tutto", da Sglobal, 2006
martedì 15 maggio 2007
Chiaroscuro
mercoledì 9 maggio 2007
Scomunica per l'aborto.
"La Chiesa come tale non fa politica, rispettiamo la laicità, ma la Chiesa indica le condizioni in cui i problemi sociali possono maturare". Lo ha detto Papa Ratzinger sull'aereo diretto in Brasile, aggiungendo che quella della Chiesa "è una missione religiosa, ma apre a soluzione dei grandi problemi sociali".
Il Pontefice così commentava la scomunica che i vescovi del Messico hanno indicato come sanzione per i politici che hanno approvato la depenalizzazione dell'aborto a Città del Messico. "Non era una cosa arbitraria: è prevista dal Codice di diritto canonico. Sta nel diritto - ha detto il Papa - che l'uccisione di un bimbo è incompatibile con il nutrirsi del corpo di Cristo, i vescovi non hanno fatto niente di arbitrario e hanno solo messo in luce ciò che è previsto dal diritto della Chiesa".
E' implicita la scomunica anche per Bush, Blair e tutti coloro che sono responsabili della morte di tanti bambini in Iraq ed Afghanistan? E' implicita per coloro che hanno taciuto sulla morte di centinaia di migliaia di bambini nei lager nazisti? E forse anche per Pinochet (ops...ci arriviamo un pò tardi!), Franco (ancora...!), i cari cattolicissimi ustascia...
Non accetto l'idea di uccidere un figlio... Ne percepisco tutto l'orrore.... Ma questo sedicente cristiano non spende NEANCHE UNA PAROLA per gli omicidi, gli infanticidi che ogni giorno compiamo per "missioni umanitarie" a base di cluster bombs. Col solo abito che indosserà, nello scendere dall'aereo che lo avrà condotto in gita turistica in Brasile, con i costi sostenuti per muovere il suo codazzo di cortigiani si sarebbero sfamati, vestiti, vaccinati chissà quanti bambini brasiliani. Il cerimoniale ha soffocato il senso del cristianesimo.
Nostro Signore non usava la scorta (avendo molto più da temere per la Sua Santa Vita). Il suo discepolo Pietro non usava la scorta e conosceva la fame. Quest'uomo che parla a loro nome è solo un sacerdote del tempio... I suoi gesti parlano per lui. E dire che potrebbe cambiare il mondo, la Storia stessa con pochi gesti...che, state pur sicuri, non verranno...
Il Pontefice così commentava la scomunica che i vescovi del Messico hanno indicato come sanzione per i politici che hanno approvato la depenalizzazione dell'aborto a Città del Messico. "Non era una cosa arbitraria: è prevista dal Codice di diritto canonico. Sta nel diritto - ha detto il Papa - che l'uccisione di un bimbo è incompatibile con il nutrirsi del corpo di Cristo, i vescovi non hanno fatto niente di arbitrario e hanno solo messo in luce ciò che è previsto dal diritto della Chiesa".
E' implicita la scomunica anche per Bush, Blair e tutti coloro che sono responsabili della morte di tanti bambini in Iraq ed Afghanistan? E' implicita per coloro che hanno taciuto sulla morte di centinaia di migliaia di bambini nei lager nazisti? E forse anche per Pinochet (ops...ci arriviamo un pò tardi!), Franco (ancora...!), i cari cattolicissimi ustascia...
Non accetto l'idea di uccidere un figlio... Ne percepisco tutto l'orrore.... Ma questo sedicente cristiano non spende NEANCHE UNA PAROLA per gli omicidi, gli infanticidi che ogni giorno compiamo per "missioni umanitarie" a base di cluster bombs. Col solo abito che indosserà, nello scendere dall'aereo che lo avrà condotto in gita turistica in Brasile, con i costi sostenuti per muovere il suo codazzo di cortigiani si sarebbero sfamati, vestiti, vaccinati chissà quanti bambini brasiliani. Il cerimoniale ha soffocato il senso del cristianesimo.
Nostro Signore non usava la scorta (avendo molto più da temere per la Sua Santa Vita). Il suo discepolo Pietro non usava la scorta e conosceva la fame. Quest'uomo che parla a loro nome è solo un sacerdote del tempio... I suoi gesti parlano per lui. E dire che potrebbe cambiare il mondo, la Storia stessa con pochi gesti...che, state pur sicuri, non verranno...
domenica 6 maggio 2007
Farisei.
“Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, Franco e per uno della banda della Magliana. È giusto così. Assieme a Gesù Cristo non c’erano due malati di Sla, ma due ladroni”,
...non vedo nulla che non risponda alla più assoluta ed evangelica verità!
Il perdono è il fulcro della Cristianità. Gesù Cristo è morto davvero in croce, come i peggiori malfattori e circondato da due ladroni!
E' possibile perdonare abominevoli boia come Franco o Pinochet, ma non un malato che sceglie liberamente di smettere di essere curato...
"E' terrorismo* alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore. E' vile e terroristico lanciare sassi, questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile".
Non è vile intascare l'otto per mille di chi non te lo ha destinato...e per farlo usare l'immagine di poveri afflitti ("...non sappia la sinistra ciò che dona la destra...).
Non è vile usare quei soldi per vivere nel lusso di una corte rinascimentale, finanziare loschi commerci, acquisire immobili, speculare su disabili, pellegrinaggi, minori a rischio...
Non è vile predicare il perdono facendo commercio della misericordia di Cristo...
Farisei.
*Terrorismo: Metodo di lotta politica basato sulla violenza intimidatoria (uccisioni, sabotaggi, attentati dinamitardi...), impiegato da organizzazioni clandestine rivoluzionarie. (Devoto-Oli , Vocabolario della lingua italiana)
mercoledì 2 maggio 2007
E' un dialogo
di foglie,
fichi ancora acerbi,
vento
e cielo.
La dolcezza mielosa
ed ingenua
del cielo d'aprile.
L'alito leggero
e frivolo delle foglie adolescenti.
Il verde,
che da lontano arriva
e, con la brezza,
lontano è presto,
ancora.
L'azzurro
che i fichi neonati
bevono
e fanno porpora preziosa.
E' un dialogo
di foglie e fichi ,
vento e cielo.
di foglie,
fichi ancora acerbi,
vento
e cielo.
La dolcezza mielosa
ed ingenua
del cielo d'aprile.
L'alito leggero
e frivolo delle foglie adolescenti.
Il verde,
che da lontano arriva
e, con la brezza,
lontano è presto,
ancora.
L'azzurro
che i fichi neonati
bevono
e fanno porpora preziosa.
E' un dialogo
di foglie e fichi ,
vento e cielo.
martedì 1 maggio 2007
Buon Primo Maggio!
Buon Primo Maggio a tutti i lavoratori.
A chi lavoratore è stato ed ora si gode la pensione,
a chi cerca lavoro,
a chi il lavoro lo ha perso,
a chi lavora da precario.
Buon Primo Maggio anche a chi lavora in nero,
che non capisce che ruba dalle tasche di suo figlio, di suo padre, di sua madre.
Buon Primo Maggio a me stesso, che anche oggi lavoro.
Buon Primo Maggio agli Africa Unite, Afterhours, Après la Classe, Avion Travel, Enzo Avitabile con Khaled, Bandabardò, Loredana Bertè, Blues Willies, Casino Royale, Carmen Consoli, Tullio De Piscopo, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Modena City Ramblers, Nomadi, Mauro Pagani Band, Piotta con Enrico Capuano, Pfm, Daniele Silvestri, Riccardo Sinigallia, Tetes De Bois, Tiromancino, Velvet.
Buon Primo Maggio a Chuck Berry.
Buon Primo Maggio agli angeli custodi.
Buon Primo Maggio ai bambini, che fabbricano sorrisi.
Buon Primo maggio alle mamme, ai papà e ai nonni.
Buon Primo Maggio ad Asrael il traghettatore, che lavora e lavora...
Buon Primo Maggio a tutti, clandestini e papponi, padroni e disoccupati, licenziati ed assunti, precari e sindacalisti, barboni, fancazzisti e stakanovisti...
Immagine tratta da www.primomaggio.tk
venerdì 27 aprile 2007
Addio ragazzi
Abito non lontano da quella che nel 1943-44 è stata la linea Gustav, barriera disperata eretta da un popolo che vedeva morire i propri sogni di vittoria, i propri alleati gettare le armi, le menzogne cadere come case sotto le bombe.
Domenica scorsa, in casa di un amico collezionista, un elmetto tedesco appartenuto ad un ragazzo di diciannove anni raccontava innumerevoli possibili storie. Il cuoio ancora lucido dell'imbottitura, narrava loquace. Il biondo cereo dei capelli intriso di paura e sudore. Suggestioni lontane. Lo scoppio impietoso della morte che arriva sibilando. Promesse disattese di una giovane vita incenerita, ancora verde di solco e terra smossa.
Accanto casa mia, il racconto di un anziano ha svelato il nido di una mitragliatrice tedesca. I due ragazzi, accanto alla loro Zundapp, grosso insetto nero lucido. La strada traboccante di automobili in coda. Non visti, non vedono. E attendono. Un nemico che non arriverà mai. O che, meglio, arriverà solo dopo che un singolo, solitario, netto colpo di mortaio avrà portato via quei due ragazzi da quell'angolo di campagna romana. Ha un sapore terribile la gioia degli altri.
Li incontro ogni volta che passo di lì. Continuano a scrutare col binocolo giù in fondo al rettilineo. Pioggia, freddo o sole non li spaventano. Hanno mancato il loro appuntamento con la vita e attendono dal lato sbagliato degli eventi.
Un solo cenno del capo. Non è sicuro stare qui. "Addio ragazzi! " urlo...e mi allontano.
E ancora oggi, quel singolo, nudo, gelido colpo di mortaio, come ogni giorno, arriva precipitando come un sasso. E si pianta muto tra quello che è stato e quello che mai sarà, chè la vita si spegne in silenzio, e ad occhi chiusi.
Auto in coda e cartelloni pubblicitari tutt'intorno, mentre ogni giorno, nel fosso, il passato lentamente sbiadisce.
Ciao ragazzi.
Domenica scorsa, in casa di un amico collezionista, un elmetto tedesco appartenuto ad un ragazzo di diciannove anni raccontava innumerevoli possibili storie. Il cuoio ancora lucido dell'imbottitura, narrava loquace. Il biondo cereo dei capelli intriso di paura e sudore. Suggestioni lontane. Lo scoppio impietoso della morte che arriva sibilando. Promesse disattese di una giovane vita incenerita, ancora verde di solco e terra smossa.
Accanto casa mia, il racconto di un anziano ha svelato il nido di una mitragliatrice tedesca. I due ragazzi, accanto alla loro Zundapp, grosso insetto nero lucido. La strada traboccante di automobili in coda. Non visti, non vedono. E attendono. Un nemico che non arriverà mai. O che, meglio, arriverà solo dopo che un singolo, solitario, netto colpo di mortaio avrà portato via quei due ragazzi da quell'angolo di campagna romana. Ha un sapore terribile la gioia degli altri.
Li incontro ogni volta che passo di lì. Continuano a scrutare col binocolo giù in fondo al rettilineo. Pioggia, freddo o sole non li spaventano. Hanno mancato il loro appuntamento con la vita e attendono dal lato sbagliato degli eventi.
Un solo cenno del capo. Non è sicuro stare qui. "Addio ragazzi! " urlo...e mi allontano.
E ancora oggi, quel singolo, nudo, gelido colpo di mortaio, come ogni giorno, arriva precipitando come un sasso. E si pianta muto tra quello che è stato e quello che mai sarà, chè la vita si spegne in silenzio, e ad occhi chiusi.
Auto in coda e cartelloni pubblicitari tutt'intorno, mentre ogni giorno, nel fosso, il passato lentamente sbiadisce.
Ciao ragazzi.
Immagine tratta da http://www.lagoticaritrovata.it/
giovedì 26 aprile 2007
When you see the light
Oggi mi tiene compagnia Jeff Healey, grandissimo chitarrista blues, non vedente, ma dotato di una tecnica chitarristica incredibile...
Sarà una nottata di lavoro... E' un periodo in cui sono incredibilmente scarico di energie... (e la mia scarsa cura del blog ne è un sintomo chiaro).
Auguri sinceri a Gala ed alla Sciura per i passaggi di boa dei loro blog.
domenica 22 aprile 2007
Destino fragile
sabato 21 aprile 2007
Meteorismi
L'Italia progetta la costruzione di un rigassificatore a 15 km a ovest di Trieste, vicino alle acque territoriali della Slovenia. Tale struttura verrebbe affiancata da un oleodotto, un metanodotto ed un terminal per navi cisterna, a pochi chilometri dal confine con la Slovenia.
A questo punto le autorità slovene, nel più glorioso dei "non nel mio giardino" si inc...no, rimandano al baffuto mittente il dossier informativo (a loro dire estremamente lacunoso) e minacciano di non far passare sul loro territorio l'oleodotto-gasdotto previsto...
L'Italia brandisce un progetto di "variante" del tracciato della condotta, che non passerebbe per la Slovenia, ma d'altra parte il ministro prova ad ammansire gli animi (cito testualmente: "Ritengo che i nostri due paesi siano avanzati e moderni in grado di fare, come si fa in tante parti del mondo, rigassificatori e di far funzionare centrali nucleari senza creare motivi di paura. Siamo fra i paesi in grado di dominare queste tecnologie"). Una plateale ammissione della intrinseca pericolosità dei rigassificatori.
Il nostro baffuto ministro degli esteri allude infatti al raddoppio della centrale nucleare slovena di Krško, vicina all'Italia e oggetto di contestazioni ecologiste nonché di interrogazioni parlamentari, in cambio di un lasciapassare del governo sloveno sul rigassificatore triestino. La centrale nucleare di Krsko è stata inserita nella lista delle centrali ad alto rischio nel recente rapporto dei Friends of the Earth Europe sulle centrali dei paesi dell'est europa in lista di attesa per entrare nell'Unione Europea. (fonte www.adt-fvg.org)
Siamo avanzati e moderni al punto da smanettare con fonti energetiche non rinnovabili, inquinanti e pericolose...
Postilla del buon dietrologo.
La rivista Carta (n°12 del 2006), nel frattempo, afferma d’essere in possesso di una delle duecento copie del Master plan edito da ENI.
A pagina 19 di detto Master plan, nel capitolo dedicato al “ciclo del gas”, ENI scriverebbe che fino al 2010 si può prefigurare una “bolla gas” che coinvolgerebbe molti Paesi del mondo e, soprattutto, l’Italia. La stessa ENI, infatti, ha firmato dei contratti caratterizzati dal sistema “Take or pay” che la obbligano all’acquisto del gas estratto anche se c’è sovrabbondanza di offerte rispetto alla domanda. Poiché nel novero delle valutazioni strategiche entrerà a far parte tra breve anche il gasdotto dalla Libia, ENI afferma che con due soli rigassificatori avremmo nel 2007 un eccesso di gas di circa 7 mld. di metri cubi che salirebbero a 25mld. nel 2009.
Curiosamente ENI sta proprio di questi tempi attrezzandosi per produrre, vendere ed esportare energia elettrica.
PS. Ma, secondo voi, perchè quel signore coi baffi, nel parlare, si atteggia sempre come se fosse affaccendato in tutt'altro (aggiusta il microfono, sistema la cravatta, rassetta le carte). Non mi sembra che il suo linguaggio del corpo trasmetta messaggi rassicuranti...
A questo punto le autorità slovene, nel più glorioso dei "non nel mio giardino" si inc...no, rimandano al baffuto mittente il dossier informativo (a loro dire estremamente lacunoso) e minacciano di non far passare sul loro territorio l'oleodotto-gasdotto previsto...
L'Italia brandisce un progetto di "variante" del tracciato della condotta, che non passerebbe per la Slovenia, ma d'altra parte il ministro prova ad ammansire gli animi (cito testualmente: "Ritengo che i nostri due paesi siano avanzati e moderni in grado di fare, come si fa in tante parti del mondo, rigassificatori e di far funzionare centrali nucleari senza creare motivi di paura. Siamo fra i paesi in grado di dominare queste tecnologie"). Una plateale ammissione della intrinseca pericolosità dei rigassificatori.
Il nostro baffuto ministro degli esteri allude infatti al raddoppio della centrale nucleare slovena di Krško, vicina all'Italia e oggetto di contestazioni ecologiste nonché di interrogazioni parlamentari, in cambio di un lasciapassare del governo sloveno sul rigassificatore triestino. La centrale nucleare di Krsko è stata inserita nella lista delle centrali ad alto rischio nel recente rapporto dei Friends of the Earth Europe sulle centrali dei paesi dell'est europa in lista di attesa per entrare nell'Unione Europea. (fonte www.adt-fvg.org)
Siamo avanzati e moderni al punto da smanettare con fonti energetiche non rinnovabili, inquinanti e pericolose...
Postilla del buon dietrologo.
La rivista Carta (n°12 del 2006), nel frattempo, afferma d’essere in possesso di una delle duecento copie del Master plan edito da ENI.
A pagina 19 di detto Master plan, nel capitolo dedicato al “ciclo del gas”, ENI scriverebbe che fino al 2010 si può prefigurare una “bolla gas” che coinvolgerebbe molti Paesi del mondo e, soprattutto, l’Italia. La stessa ENI, infatti, ha firmato dei contratti caratterizzati dal sistema “Take or pay” che la obbligano all’acquisto del gas estratto anche se c’è sovrabbondanza di offerte rispetto alla domanda. Poiché nel novero delle valutazioni strategiche entrerà a far parte tra breve anche il gasdotto dalla Libia, ENI afferma che con due soli rigassificatori avremmo nel 2007 un eccesso di gas di circa 7 mld. di metri cubi che salirebbero a 25mld. nel 2009.
Curiosamente ENI sta proprio di questi tempi attrezzandosi per produrre, vendere ed esportare energia elettrica.
PS. Ma, secondo voi, perchè quel signore coi baffi, nel parlare, si atteggia sempre come se fosse affaccendato in tutt'altro (aggiusta il microfono, sistema la cravatta, rassetta le carte). Non mi sembra che il suo linguaggio del corpo trasmetta messaggi rassicuranti...
venerdì 20 aprile 2007
Piccolo sole
Piccolo sole,
candido.
Brilla di petali
e ride
di brezza leggera.
Raccoglie la forza,
nuda e nascosta,
della terra
e la sparge
e la sostiene.
Velluto viola
e bottoni dorati
ricamati sul cuore.
Gambo, linfa e radici...
e passo lento
e leggero.
candido.
Brilla di petali
e ride
di brezza leggera.
Raccoglie la forza,
nuda e nascosta,
della terra
e la sparge
e la sostiene.
Velluto viola
e bottoni dorati
ricamati sul cuore.
Gambo, linfa e radici...
e passo lento
e leggero.
giovedì 19 aprile 2007
Uno splendido regalo di compleanno
Tra le sorprese più dolci che io abbia mai ricevuto in dono in occasione del mio compleanno, i versi che seguono:
Non conosco i tuoi occhi
o il tuo sorriso.
Non so se questo nuovo anno
ha lasciato segni
sulla tua pelle.
Però so,
non dubitarne,
che il tuo cuore è fatto di polvere di stelle
e che la tua anima somiglia a quei raggi,
caldi e benedetti,
che in primavera bucano
le cime degli alberi.
-Nulla di tutto questo può invecchiare-
Al di là di quei monti
che dividono il mio orizzonte dal tuo
mi sembra di vedere il tuo splendore.
Ed ogni anno
la tua stella
sarà più forte.
Grazie a Gala per le belle emozioni...
Non conosco i tuoi occhi
o il tuo sorriso.
Non so se questo nuovo anno
ha lasciato segni
sulla tua pelle.
Però so,
non dubitarne,
che il tuo cuore è fatto di polvere di stelle
e che la tua anima somiglia a quei raggi,
caldi e benedetti,
che in primavera bucano
le cime degli alberi.
-Nulla di tutto questo può invecchiare-
Al di là di quei monti
che dividono il mio orizzonte dal tuo
mi sembra di vedere il tuo splendore.
Ed ogni anno
la tua stella
sarà più forte.
Grazie a Gala per le belle emozioni...
mercoledì 18 aprile 2007
Il cielo (dal punto di vista dei fiori)
...e le assenze continuano.
Scusate, ma tra la stanchezza, il breve periodo di ferie, il desiderio di non buttar lì a casaccio due righe...
Spero di aver superato il momentaccio...
Grazie alla splendida, amorevole, dolcissima Gala!
Vorrei rendere pubblici certi tesori, ma non mi appartengono (o meglio non appartengono ESCLUSIVAMENTE a me...). Insomma... a Gala la decisione ...e l'omaggio floreale in alto (che con le cento fontane è un indizio eclatante della mia attuale posizione geografica!).
Un abbraccio grande grande grande, che vi stringa tutti...
Scusate, ma tra la stanchezza, il breve periodo di ferie, il desiderio di non buttar lì a casaccio due righe...
Spero di aver superato il momentaccio...
Grazie alla splendida, amorevole, dolcissima Gala!
Vorrei rendere pubblici certi tesori, ma non mi appartengono (o meglio non appartengono ESCLUSIVAMENTE a me...). Insomma... a Gala la decisione ...e l'omaggio floreale in alto (che con le cento fontane è un indizio eclatante della mia attuale posizione geografica!).
Un abbraccio grande grande grande, che vi stringa tutti...
mercoledì 11 aprile 2007
domenica 8 aprile 2007
Sradicato l'albero piantato in memoria di Peppino Impastato
Sfregio alla memoria di Peppino Impastato (fondatore di radio Aut, ucciso da Cosa Nostra perchè alla radio trasmetteva un programma di satira duante il quale sbeffeggiava pubblicamente lo zio capo-mafia Tano Badalamenti), sulla cui vita è stato tratto il film "I cento passi".
L'albero che era stato piantato in suo onore in un'aiuola comunale a Termini Imerese, in provicia di Palermo, è stato sradicato e appoggiato su un muro dove è stato poi scritto «Viva la mafia». La polizia sta indagando per scoprire se è stata solo una bravata o se il gesto è un messaggio mafioso.
Grazie a questi idioti, mi auguro che in molti si ricordi il buon Peppino. Non si sradica la memoria.
La mafia è violenza e sotto-sviluppo.
L'albero che era stato piantato in suo onore in un'aiuola comunale a Termini Imerese, in provicia di Palermo, è stato sradicato e appoggiato su un muro dove è stato poi scritto «Viva la mafia». La polizia sta indagando per scoprire se è stata solo una bravata o se il gesto è un messaggio mafioso.
Grazie a questi idioti, mi auguro che in molti si ricordi il buon Peppino. Non si sradica la memoria.
La mafia è violenza e sotto-sviluppo.
giovedì 5 aprile 2007
Coldplay
Soli, io e il mio amico Chris Martin. Ma lui non sa di essere qui con me...
E fuori potrebbe esserci l'oceano bianco di schiuma a scardinare una ripida falesia, o una collina toscana di morbide curve nascoste da un soffice lenzuolo di grano maturo. Potrebbe...
Canta quasi in lacrime, il vecchio Chris. Potessi... l'abbraccerei.
E fuori non ci sono giganteschi cipressi in resta a guardia del viale, nè draghi, nè orchi. Ed io non ho un destriero ad attendermi fremente. Ma potrebbe...
"What if there was no lie
Nothing wrong, nothing right
What if there was no time
And no reason, or rhyme
What if you should decide
That you don't want me there by your side
That you don't want me there in your life
What if I got it wrong
And no poet or song
Could put right what I got wrong
Or make you feel I belong" (Coldplay - X & Y)
E fuori potrebbe esserci l'oceano bianco di schiuma a scardinare una ripida falesia, o una collina toscana di morbide curve nascoste da un soffice lenzuolo di grano maturo. Potrebbe...
Canta quasi in lacrime, il vecchio Chris. Potessi... l'abbraccerei.
E fuori non ci sono giganteschi cipressi in resta a guardia del viale, nè draghi, nè orchi. Ed io non ho un destriero ad attendermi fremente. Ma potrebbe...
"What if there was no lie
Nothing wrong, nothing right
What if there was no time
And no reason, or rhyme
What if you should decide
That you don't want me there by your side
That you don't want me there in your life
What if I got it wrong
And no poet or song
Could put right what I got wrong
Or make you feel I belong" (Coldplay - X & Y)
mercoledì 4 aprile 2007
Auguri!!!
Oggi è il mio compleanno!
Serata tra amici, in casa, all'insegna della tranquillità e delle coccole in famiglia...
Ho ripreso a leggere "La mia famiglia e altri animali" di Durrell...e credo che sia un buon segno.
Un abbraccio globale.
Nothing else matters...
Serata tra amici, in casa, all'insegna della tranquillità e delle coccole in famiglia...
Ho ripreso a leggere "La mia famiglia e altri animali" di Durrell...e credo che sia un buon segno.
Un abbraccio globale.
Nothing else matters...
lunedì 2 aprile 2007
Catene!
Chiamato in gioco dalla Sciura Pina eccomi coinvolto nell'ennesima catena. Giro la palla a Clamilla, Filosoffessa, Gala, Tizzio, archiaudaci.
SONO: me stesso, anche troppo
TENDENZIALMENTE SEMBRO: aggressivo
FREQUENTO: pochi amici
EVITO: di litigare
AMO: il mio lavoro
ODIO: la cattiveria
ADORO: la bontà
DETESTO: le persone saccenti
RICORDO: mia madre
RIMUOVO: tutto quello che non mi piace o mi fa soffrire
RESTO INDIFFERENTE: al denaro
MI COLPISCE: la bellezza
MI INNERVOSISCE:la superficialità
MI RILASSA: disegnare
CHIEDO: sincerità
OFFRO: comprensione
SE MI DANNO 10: restituisco 100
SE DO 10: è perchè non riesco a farne a meno
IMPAZZISCO: se non posso muovermi
MI DEPRIMO: dinanzi alla falsità
MI VESTO: comodo
MI SPOGLIO: appena arrivo a casa
MI ELETTRIZZA: partire
MI DEMORALIZZA: lavorare troppo
MI PIACEREBBE: essere libero di decidere ogni giorno la mia giornata
SONO: me stesso, anche troppo
TENDENZIALMENTE SEMBRO: aggressivo
FREQUENTO: pochi amici
EVITO: di litigare
AMO: il mio lavoro
ODIO: la cattiveria
ADORO: la bontà
DETESTO: le persone saccenti
RICORDO: mia madre
RIMUOVO: tutto quello che non mi piace o mi fa soffrire
RESTO INDIFFERENTE: al denaro
MI COLPISCE: la bellezza
MI INNERVOSISCE:la superficialità
MI RILASSA: disegnare
CHIEDO: sincerità
OFFRO: comprensione
SE MI DANNO 10: restituisco 100
SE DO 10: è perchè non riesco a farne a meno
IMPAZZISCO: se non posso muovermi
MI DEPRIMO: dinanzi alla falsità
MI VESTO: comodo
MI SPOGLIO: appena arrivo a casa
MI ELETTRIZZA: partire
MI DEMORALIZZA: lavorare troppo
MI PIACEREBBE: essere libero di decidere ogni giorno la mia giornata
domenica 1 aprile 2007
Silenzio
Ho trascorso una lunga nottata in bianco in ospedale, per lavoro.
Ogni notte, giunge il momento in cui anche le strade si assopiscono e mettono su un fermo immagine che dura ore. Tutto si blocca nell'attimo esatto in cui l'ultimo ritardatario svolta l'angolo o imbocca il portone.
E' un silenzio apparente che fa da sfondo. Antifurto angoscianti da qualche angolo remoto di buio. Un bambino che piange impigliato in un brutto sogno. Un gatto che impreca. I piccoli suoni della strada che il silenzio dilata e proietta sul grande telone nero di questo cinema all'aperto.
S'accende un'alba limpida, portata da un venticello freddo e sottile, che ancora per poco sfugge all'abbraccio del sole. Tiepidi refoli di buon profumo di caffè. Il mondo ritorna sè stesso.
Ogni notte, giunge il momento in cui anche le strade si assopiscono e mettono su un fermo immagine che dura ore. Tutto si blocca nell'attimo esatto in cui l'ultimo ritardatario svolta l'angolo o imbocca il portone.
E' un silenzio apparente che fa da sfondo. Antifurto angoscianti da qualche angolo remoto di buio. Un bambino che piange impigliato in un brutto sogno. Un gatto che impreca. I piccoli suoni della strada che il silenzio dilata e proietta sul grande telone nero di questo cinema all'aperto.
S'accende un'alba limpida, portata da un venticello freddo e sottile, che ancora per poco sfugge all'abbraccio del sole. Tiepidi refoli di buon profumo di caffè. Il mondo ritorna sè stesso.
giovedì 29 marzo 2007
Portopalo
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