sabato 26 maggio 2007

Buona notte

Il suono malinconico della tromba scivola sensuale attorno agli oggetti, come il buio incontro alla notte. Notte che è anche vento leggero, e silenzio, e solitudine, e passi affrettati come colpi di spazzola sul rullante.
Notte che è anche folla di malinconici ricordi, che ti trova solo e fermo, incapace di sfuggire, stavolta. E passi lunghi sul selciato, a sforbiciare lentamente la distanza che mi separa da casa.
Lunghe note lente. E lunghe notti lente, giri di boa senza fine. Il basso che vibra piano, sottovoce.
Corre la tromba. Semina note, come cadessero… E dietro una pioggerellina d’argento, fitta e sottile, di colpi sul ride.
Schiudo il pesante portone di legno. Una voce, un coro di cigolii che arriva da quei giorni in cui dietro la porta c’erano un sogno e una paura. Uno sbilenco riquadro di luce s’apre attorno alle scarpe ed ingoia d’un colpo le ombre lunghe che giusto provavano a fuggire via.
L’estate stava acquattata dietro il portone e mi alita addosso e mi abbraccia sgradevole. Il caldo afoso aspetta al riparo che la notte abbia finito di scorrere via. Fiume a ritroso che torna ai monti.
Mi fermo. Esito ancora. Poi torno in strada. Enormi compattatori portano via il giorno, smembrato e finito in enormi sacchi neri e informi.
Cerco la luna tra i palazzi e la trovo affacciata su un semaforo, che lampeggia inebetito di noia. Alzo il volume di questo jazz affannato d’intenti e la tromba si fa cristallo sottile e gelato. Ancora due passi lenti, senza una meta… Buona notte.

Buona.


Featuring Fabrizio Bosso and his trumpet

1 commento:

Gala ha detto...

Queste parole mi accompagneranno nel mio riposo, questa sera. E buona notte anche a te, qualsiasi sia la tua notte.
Un bacio