mercoledì 2 maggio 2007


E' un dialogo
di foglie,
fichi ancora acerbi,
vento
e cielo.

La dolcezza mielosa
ed ingenua
del cielo d'aprile.

L'alito leggero
e frivolo delle foglie adolescenti.

Il verde,
che da lontano arriva
e, con la brezza,
lontano è presto,
ancora.

L'azzurro
che i fichi neonati
bevono
e fanno porpora preziosa.

E' un dialogo
di foglie e fichi ,
vento e cielo.

4 commenti:

L ha detto...

Grazie, elrond.
Mi hai distolta per un prezioso momento dalle letture che sto facendo su un argomento fin troppo scabroso...
E' stata una ventata d'aria fresca.
Opportuna e necessaria.
Un abbraccio,
Laura

Miky ha detto...

Che buoni i fichi della nostra terra ... quelli che crescono in collina che restano un po più piccolini ma la polpa dolcissima ...
Bella questa tua poesia

Ciao
Miky
http://pescefuordacqua.wordpress.com

Ti ho aggiunto ai miei link ... se dovesse essere un problema fammi sapere ...

... ha detto...

Filosoffessa: Grazie dei bei complimenti... Ho appreso dal tuo blog quali letture ti (ci) angosciano. Ho orrore dei pedofili. Ho ancora più terrore dei linciaggi. Non riesco a non pensare che in prima fila (scagli la prima pietra...) stiano spesso i mostri peggiori.

Miki: non è assolutamente un problema il link. Io li ho sempre intesi come un elenco sincero degli amici, delle letture quotidiane...una passeggiata ideale che ogni giorno mi riporta dai miei compagni di viaggio. Grazie.

Unknown ha detto...

Verde e blu, foglie e cielo. Quando sono vicina ad un albero di fichi sento sempre l'impulso di fare un respiro profondo con una piacevole sensazione di ristoro. Come se l'aria intorno all'albero contenesse più ossigeno, fosse più pura.