sabato 23 febbraio 2008

Cristina Donà



Una poesia che è un acquerello, un Folon, in musica

Migrazioni
da "La quinta stagione"

E volare sopra campi sconfinati puntando a sud, poi toccare con le ali le tue ali senza andare giù. Devi credere che al mondo non c'è niente di impossibile.

Se atterri nell'ombra ricorda la luce anche s'è nascosta.

Pensa leggero, come un foglio leggero, assecondando anche le curve violente. Vola leggero su di un foglio leggero, la paura appesantisce la mente. Questo lo sai. Lo sai. E tornare ad osservare le montagne che si immergono,in un attimo planare sulle cime dove nascono fiumi limpidi allenati su un percorso inesauribile.

Se resti nell'ombra rispetta la luce anche se è nascosta.

Pensa leggero, come un foglio leggero, assecondando anche le curve violente. Vola leggero su di un foglio leggero, la paura appesantisce la mente, questo lo sai, lo sai.

Se ti pèrdi ancora nei dettagli, allontanati dal tuo sentiero. La distanza spésso può aiutarti a capire ciò che serve davvero.

Pensa leggero, come un foglio leggero assecondando anche le curve violente. Vola leggero su di un foglio leggero. La paura appesantisce la mente. Torna leggero su di un foglio leggero e non voltarti indietro mai... lo sai. E volare sopra campi sconfinati puntando a sud.

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