domenica 24 febbraio 2008

Prove tecniche di democrazia (e di guerra aerospaziale)

Voltiamo un'altra pagina di storia: Fidel Castro lascia il governo di Cuba. Ha così fine una epopea che aveva reso el libertador Fidel sempre più simile a certi ottuagenari despoti disegnati dalla penna di Garcia Marquez, proprio quelli che aveva combattuto da ragazzo, in compagnia del giovane Ernesto...

Ho sentimenti contrastanti verso una figura che riassume tanti aspetti della storia del Socialismo e che è sopravvissuto a cinquant'anni di storia moderna. Può un uomo mantenere il governo di una comunità per così tanto tempo, senza violare la libertà di scelta dei suoi concittadini, le comuni regole democratiche? Cosa lo fa diverso da un tiranno? Gli ideali?


Nel frattempo gli USA testano nuove armi del terrore. Teatro dei test questa volta è il cielo sopra le nostre teste. Il coro dei mass media canta a gran voce flautati ringraziamenti per i prodi armaioli che ancora una volta hanno salvato l'Umanità... Neanche una voce fuori dal coro. E' legittimo inviare in orbita satelliti spia riforniti di carburante tossico. Non è colpa di nessuno se poi "impazziscono" e vengono giù come biglie. Ed è ancora legittimo "provare" a farli esplodere mentre vengono giù, non si sa bene sul cielo di quali paesi. Anzi forse è il caso di ringraziare.
Certo che se questo è frutto di uno stato di democrazia... forse è il caso di far scendere questi signori dal pulpito di giudici delle democrazie altrui.

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