giovedì 7 febbraio 2008

Vento e Silenzio



Oggi mi fa compagnia Keith Jarrett. Ascoltare Jarrett produce in me una sensazione di quiete operosa, nella quale i pensieri acquisiscono leggerezza ed agilità. Il medesimo effetto di un cielo terso in riva al mare... magari riflesso in una effimera pozza di acqua marina, che le onde dipingono a pochi metri dalla battigia e piano la spiaggia stringe a sè.

Sfogliando le foto sul PC, mi sono ritrovato a fantasticare sugli scatti di Vulcano, dove ho lavorato come guardia medica per un breve periodo.
Luogo folle, Vulcano. Zolfo, cenere, lava, salsedine se ne contendono ogni centimetro nei mesi invernali, quando un turismo frettoloso restituisce spazio ai continui litigi tra vento e silenzio.
Quando il primo cessa i reiterati tentativi di scardinare l'isola dalle fondamenta, il secondo si dilata su ogni cosa, per tempi infiniti e a stento appena incrinato da rumori ovattati, che giungono stremati da distanze impensabili.
Ricordo con tenerezza l'abitudine che avevo preso, di partire verso il molo, per tornare a casa a fine turno, al primo sentire il rombo dell'aliscafo che lasciava il porto di Lipari, a chilometri di distanza. Ricordo la risacca del mare, che tra le coperte, di notte, raggiunge anche le case più distanti dalla riva.
E, nel casino costante e sgraziato della Tiburtina, so che una parte di me è rimasta lì a respirare zolfo, cenere, silenzio e salsedine.

Soundtrack Koln Concert, K Jarrett.

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